Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč
capitolo ottavo. 313
Ŧisso ordinato da Clemente VII ; ma i magistrati fiorentini la dichiararono insussistente , e non se ne parlō d'avvantaggio-
CAPITOLO OTTAVO Dituutia-Lolaringio-Auitriaea.
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Anni 1737-1801 dell' E. V.
Sentė subito la Toscana il mutato governo; Francesco di Lorena nato dal duca Giuseppe e da Elisabetta Carlotta dOrleans nel 1708, e sotto gli occhi dell'imperatore Carlo VI cresciuto a Vienna, sortė da natura indole buona, ingegno sveglialo e senso squisito per conoscere gli uomini; attorniatosi tosto di uomini culti e zelatori della patria, ne raccolse diligenti informazioni sullo stalo del nuovo suo regno, sulle cause che lo aveano siffattamente intristito, sui rimedj che poteano ricondurlo a salute, e alacremente si dette a riformarlo, dettando, col consiglio di que'savi, provvide leggi, utili statuti e ordinamenti migliori nell'amministrazione, che avviarono a tardi ma sicuri passi la Toscana verso un avvenire pių lieto. E veramente del miserabile scadimento della bella ed infelice patria nostra fanno desolantissima fede le cifre statistiche della popolazione in quei tempi; alla norie di Gian Gastone vi si contavano 890,608 abitanti che andarono pur sempre assottigliandosi per un decennio ; mentre ventolt'anni pių tardi, regnante Pietro Leopoldo I figlinolo di Francesco, la popolazione era giā salita a 945,073 anime 1 E vuoisi notare, senza bisogno di commenti, che di questa popolazione 27,108 erano ecclesiastici!!!
I debiti lasciati dagli ultimi Medicei, provenienti in parte anche dalla Repubblica, aveano rapilo allo stalo quella floridezza che altra volta era stala invidiala da potentissimi stali d'Europa, che lo avea fatto capace di supplire, volon-
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