Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      25 i storia dsl la toscanaUrio o do, ai bisogni e alle avidità di cento tirami *. Francesco di Lorena per sollevare i nuovi snoi sadditi pensò ad estinguere quel debito, e vi si adoperò con fervore e con diversi provvedimenti. Grave errore fu certamente quello di dare in appalto a forestieri ingordissimi le regalle dello stato; ma è debito di giustizia dire ch'egli Io fece perchè i tempi correvano ancora incivili; lo fece poi per accondiscendere alla richiesta imperiosa di 5,000.000 di fiorini lattagli dalla moglie Maria Teresa regina d'Ungheria; per la qual somala non volle il granduca imporre straord inariamente i popoli, cui ogni nuovo aggravio sarebbe riuscito incom-portevole. Le angustie economiche lo trassero a commettere un altro funestissimo errore nella ammissione del giuoco del lotto, speculando cosi sull'ignoranza del popolo a prò della finanza; e dandolo in appalto per grossa somma, mentre pochi, anni avanti era stato sotto gravissime pene proibito.
      Ottenne dal pontefice Clemente XII che gl'ingenti beni degli ecclesiastici e di quanti erano in Toscana luoghi pii fino allora esenti da imposte, vi fossero come i beni dei privati soggetti a; dispose generosamente a prò dello stato dei beni allodiali della Casa Medici, pervenuti in lui come compenso di quelli ceduti al re di Polonia in Lorena; ne vendette una porzione e questa rimarginò non poche piaghe.
      Scemò il numero dei pubblici impiegati che era e durò lungamente eccessivo; poi per richiamare il popolo a maggiore alacrità nel lavoro, e dare una spinta alle industrie e al commercio, scemò le ferie che tenevano il povero inoperoso e ricordavano giorni di lutti patrii, e più lardi, annuente il pontefice, diminuì i giorni festivi, strappando cosi all'ozio e alla crapula gli artigiani con tanto danno delle loro famiglie.
      ' Vuoisi che nel 1737 il debito della Toscana ascendesse a i',,l'io,000 scudi.
      > Gli ecclesiastici secolari e regolari ebbero a far le portate delle toro readite in beai urbani e rurali, che sommarono a 1,>20,8*7 scadi: latto il reparto toccò loro una tas>a di scudi 3i,58/,, ebe non solevano pagare se il papa non re li avesse costituì.
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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