Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč

Pagina (325/378)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      CAPITOLO OTTAVO. 323
      scenza c gratitudine per l'attaccamento che hanno dimostrato alla mia persona, quanto ancora per lo zelo, premura e buona volontą con cui č stato dagl'impiegati contribuito, e da lutto il pubblico concorso costantemente, alla buona riuscita di quanto č stalo operato nel tempo del mio governo. Con questa persuasione mi lusingo anche che dagli effetti ognuno sarą rimasto persuaso che, ben lungi dall'aver avuto Ani secondar] ed oggetti particolari, tutte le pene che mi sono dato sono state sempre dirette al pubblico vantaggio e all'adempimento dei miei doveri. Č vero che sono slate le mie cure largamente ricompensate dallo zelo e premura del ministero e del pubblico, il quale s'č interessato alla felice riuscita delle mie' operazioni ; ma questo appunto mi porge tutto il motivo a sperare che il mio figlio, al quale non ho tralascialo d'inculcare gli stessi sentimenti, troverą pure in ogni ceto quell'attaccamento, affetto e docilitą che formano il carattere della nazione ».
      Mosso da spirito di lealtą e di giustizia, prima di partir da Firenze, avea voluto Pietro Leopoldo far conoscere ai suoi sudditi per mezzo delle slampe 1' amministrazione economica da lui tenuta nel governo della Toscana. Con questo scrģtto dimostrņ che, nonostante la diminuzione dei dazi e le ragguardevolissime spese falle, al principio del suo regno, nel 1765 le rendite ascendevano a 8 milioni e 900 mila lire, e le spese a 8 milioni e 600 mila; e nel 1790, quando partiva, l'entrata ammontava a 9 milioni e 100 mila lire, mentre le spese ammontarono a 8 milioni e 400 mila lire. Diceva poi egli stesso in quel prezioso documento es* sere intimamente persuaso che il pił efficace mezzo per sempre pił consolidare la fiducia e la confidenza dei popoli verso qualunque governo era quello di sottoporre alla cognizione di ciascuno individuo le diverse mire e ragioni che hanno servito di fondamento alle ordinazioni e provvedimenti prescritti secondo l'esigenza e l'opportunitą delle circostanze.
      Questa pubblica e generosa professione di fede non ba d'uopo di parole d'elogio; ella č di una eloquenza straordinaria di per sč stessa, ed empie di maraviglia e di venerazione per colui che la faceva.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisč
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

Pagina (325/378)






Ani Firenze Pietro Leopoldo Toscana