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Saggi su l'Agricoltura Arti e Commercio della provincia di Teramo

G.F. Nardi
Stamperia Bonolis Teramo, 1789, pagine 129

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   )( VI. )(
   come i Re dell'antico Egitto » e della Persia ve ne danno r esempio » come un Ciro faccia pompa degli ordini degli Alberi piantati dalle sue mani ; come gì' lmperadori della Cina più potenti del Mondo maneggino I' aratro ; e come Ferdinando il nostro Principe generoso per mezzo delle Società Padriotiche vi ci chiami -
   Se i Proprietarii hanno a soprintendere e coltivare Iq terre , perchà 1' Agricoltura giunga al suo vigore , è vuo-pO accrescere il numero di essi. Quindi debbono essere, livellati i beni de' Grandi Feudatari , terreni immensi , eh' Eglino neppure conoscono , de' luoghi Pii , degli Ecclesiastici di qualunque natura (a), de demanii delle Università, e del Fisco, come per una legge stabile, e fondamentale. del Regno . Si procutarebbe un vero bene a Nobili , alle Chiese, a' Religiosi , alle Università, ed al Fisco medesimo per un canone certo , e perpetuo de' loro-Poderi, senz'imbarazzarsi de' Fattori, Aggentt , Esattori,. Coloni , i quali sogliono profittare enormissimamente , se
   i Pro-
   C a ) La l{g%t del 1771.' ,colia quale fi di chi aravano perpetui ed, allodiali gli affitti decennali , riguardava Codetta economìa . Ora vedèfi {piegata con tante dichiarazioni e limitazioni , che fi e ridotta a nulla. Li Coloni, che hanno voluto foftenrla , fi fono rovinati ; Onde rilanciano vo~ lenti eri le terre , f tbene migliorate ai luoghi Pii per no» brigare , e non ammif-yirfi, come f li altri . Quindi la legge generai , che fi dcvcjfcr» ì bem Ecelefiafiici di qualun q.it: m«de en Attuti care chiara t fi mp li ce , (a quale non ammette Jfe atra [piega , farebbe neceff