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50 e condizione alla, riparazione , e fortificazione delle ri-.pe,ed all' inarginamento de'fiumi.Chi può senza commozione mirare cotante migliai* di moggia di terreno occupato dall' incostante Alveo delle acque tumefatte dalle piove o dal disgelo delle'nevi ? Pure questi non sono ne il rapido Tigri , ne il famoso Gange . Sono torrenti, che accogliendo gli umori non. originari*T allagano i campile rendono il di loro corso tortuoso ed incerto . Finite le alluvioni , se ciascun Proprietario principiando dalla divergenza de'fiumi, formasse gli argini a direzioni oblique,la di loro forza mano mano rompendosi ne' replicati ostacolasi ridurrebbe minima. La questo caso potrebbe stabilirvisi un Alveo permanente , che s'incanalarebbe con ripari solidi e fermissimi. Quando la massa di tutti i Confinanti ai fiumi prendesse di mira una siffatta operazione ; ancorché diffi* .Cile e dispendiosa , si giugnerebbe con certezza al conseguimento I piccioli Possessori allora diverrebbero anch' essi proprietari di terreni estesi , e migliori per il fondo, per il piano, per la pinguezza . Questi importanti acquisti li rindennizzarebbero con usura delle spese impiegate ( a ) — .IL
( a ) Ecco il modo più facile e meno dispendioso per inarginare le ripe de' fiumi . Si fi rmano grandinimi ce/ioni in forma di quadrati 0 rettangoli iute fiuti di fra/ebe di querce , di olmi, 0 di altra legname, che refijier pcjfe aW inclemenza delie /fagiani qualche anno, e Subito non x infra-d'cifca . Si fi abili] ceno quefti obliquamente , ed anch' di fronte alle acque , allorché fi preveda che il di loro impeto non pr-Jfa sbalzarli ; Si riempiono di a*ena ,di trecce, e dì qualunque materia la più pe]ante , che trovar ivi fi pcjfa . Sarebbe b ne, cerne fi vanno riempiendo luttarvi anco dell' acqua acca le materie fi confolidajjero. Fatto ciò nulf altro occorre . Quanio code fi c:fit fien-t di una mole proporzionale a!! a forza d'I ni ni ci , eh? fibra combattere , onde refi/lino alle prime alluvioni, è guadagnato tutto - Siffatte