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all'Agricoltura, alle Arti, al Commercio. Reso questi Savio per la lezione di buoni libri , e per la meditazione sù del proprio Stato , con ardenza aspetta que momento fortunato , che venga riunito alla la-miglia , alla Padria , alla Nazione . Sdegna anch' esso una condizione , che lo fa vivere fra la mollezza , la oziosità , ed a carico dell' Agricoltura , e delle Arti . Desidera pur essere a parte del travaglio e dell' industria della Società . Vuò essere sensibile , utile , ed esatto Cittadino . Non cerca più quelle prattiche , che si fanno consistere nella sola liturgìa, rammenta la decadenza delle cognizioni , e V ignoranza de' secoli; ed e persuaso esser reo di stato colui , che non impieghi tutti i momenti per il vantaggio della Nazione . Finalmente sa , che que' Ritiri deliziosi ne' luoghi migliori , e provveduti con eccesso del bisognevole , lungi dal convenire a' Giovani , ed agi* Uomini robusti , debbano essere riservati alla canutezza della età; a que'Vecchi , i quali avendo servito alia Padria, cerchino passare tranquilli il resto de' giórni in grembo di un ocio placido e felice . Codesti sensi , che derivano dallo spirito di una verace Morale cristiana , spetta al giustissimo Principe esaudire ; e consolare codesta parte della Umanità staccata dal Corpo politico, che rintegran» dosi -vorrebbe tornare ad essere solo suddito del suo Re, e Cittadino della propria Padria. ( a ) Se
( a ) Dal tempo di Papa Clemente XIV. fino al pretente Governo di Papa PIO VI. si sono spe~ diti mo.ti Brevi di Secolarizazione di Regolari y ricevuti, ed eseguiti nel Regno con annuenza del Nostro Re , ed applauso tanto de' Vescovi quanto di tutta la Popolazione , e degli stesti Superiori deiT ordine.