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La tnancànjsa del .nUmertriO rende inerte la nostra Agricoltura. Si h osservato) che languir debba* ove esercitata non venga da Proprietari.. Ma i Proprietarii, per trattenersi alcuna parte dell'anno neile Campagne, bisognano di molte commodità ; altrimenti 1'Uomo da Città , il Gentiluomo odia un soggiorno, che forma il suo disagio. Se costoro non abbiano denaro * non potranno enggervi una Casa commoda i ne fornita di necessari arredi,1 non comperare, ne sostentare una Vettura , che ve li conduca , ne li bestiame ad istruzione del Campo; non fabricare, ne inventa-re nuovi Istruraenti ; ne. incettare sementi migliori » ne propagarvi un utile piantagione. Tuttocciò porta delle spese ; ed a'. Possessori in particolare de' piccioli fondi non è possibile il soccombervi!! . Quindi abbandonar debbono la coltura a Coloni qualsisiano « e procurarsi alcun impiego da supplire alla sussistenza . 1 Politici hanno progettato un Banco di prestai* za graziosa (y di basse usure per la classe degli Agri* coltori Artigiaai, Negozianti ec. L' Imperadrice dello Russie Caterina II. I a ) . nel 1787. n eresse in Per terourgo uno di, ventuno mdiuni di rubbli per iaNo-: . - , hi-..
le regole Manafttcbe.. differenti edi Scparctì modi di vefiire ed i colori degl aliti kiancki £ bigi te. Jap* pia , che io ho intijo aovir avvenir la riunione nt Ile elafi 'e Mona/ie> j rispettivi. Pure Je vcl-ff - da* si alle mi.' fLO+ali' jid'atta intr'rp ciaz^Mte , fa fmhMia non adderebbe tanto a capo in giù . In una Farn glia un F-a-tf.lla veftc diti-, nt «mente da-C a(()0 \ ìi F gì io udì Pati, e, dal Zio cc_. C 'af un F
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C a ) Storia aelf anno i;87.