)( XXIX. )(
• Eppure a tante cagioni distraggitrici una se n' era aggiunta assai più funesta , che ha disertate ie Campagne, ( a ) resi spopolati i Villaggi » e fatti o-bliire i rustici lavori. La semina del riso propria de' Paesi del dispotismo , e cibo ordinano de' Schiavi , che tinge il bel volto dell'Uomo del pallore della morte, k> rende di una salufe rifinita e cagionevole ,e di una vita dubbia e cancellante; che desola le famiglie destinate alla fatica de' Campi ; rende i viventi spettri ambulanti senza vitalità , e degradati fino ne' penetrali dello spirito;che avvelena non solo i Vicini, ma sparge 1' esalazione dell' aria mefitica , e la corruzione del fradiciume all' intorno , e ne' luoghi più lontani, per quanto gl'Interessati possan dire in contrario ( b ) mercfe di un alcalismo esaltato, morboso , pestilenziale-. Questa è stata la pianta , che noi abbiamo fino ad ora accarezzata, e la quale avtì
con-
OHramoniani, non rie/cono fra noi , o fono di un de-lolijftmo profitto alla nofira Campagna .
(a } S* 'volerfi confermare in qvcfie -verità hatìa r cffcrvart 1- Che ne luoghi ove fi fernina il rtfo, In Popolazione è minima , le terzane, e le punture fono abituali , non oftante fiano i migliori tei reni della Provincia ; Laddove ne luoghi , che ne fono ejenti , scitene montagnofi e fierili per natura , la Popolazione* e del quadruplo, e te malattie jono lontane: Tali Jono ì Villaggi di Trjjicia , Campii , Civitiiia ec. II. Ove l'ordinario vivere fra noi è dì anni ottanta, ne'pae~ fi da rijo non vi fi rinvenga neppur uno al di la de' •jtjfanta .
{ b ) chiunque fofleneffc il coni far io, fi potrebbe replicare, ciocche-il Saggio Federico IL Re di Pruf»
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