Stai consultando: 'Storia della Letteratura Romana ', Cesare Tamagni

   

Pagina (10/608)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (10/608)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia della Letteratura Romana

Cesare Tamagni
Francesco Vallardi Milano, 1874, pagine 590

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   x PREFA2I0JNE.
   natura del soggetto, nè praticamente utile ; benché del resto essa ovvii comodissimamente a certi inconvenient che, serbando una distribuzione più naturale della materia, solo con grande studio si potrebbero cansare. Nello svolgimento di una letteratura, come d'ogni altra parte di civiltà, v'c senza dubbio un moto generale, collettivo, che prepara, modifica, oforma. l'azione d'ogm indwiduo, per grande ch'e' sia; ma non si può d'altronde negare che V individuo stesso, sebbene sottoposto all'efficacia del movimentò generale, v si svolge pure in quel modo particolare che è determinato dal suo ingegno e dal suo carattere naturale, e se carattere ed ingegno egli ha cosi spiccatamente originai,, da esercitare una poterne afluenza sui contemporane. ed i poster-', egli finisco per avere una parte non piccola noli' indirizzo del Icàliraioo generale, a cui imprime in certo modo le sue qualità personali. Virgilio e Dante, se vogliamo un esempio letterario, son figli del loro secolo, ma il loro secolo è pure alla sua volta fig io di Virgilio e d Dante. L nd.viduo, educato dalla soc ita, la rieduca a modo suo. Aspira 1' atmosfera che lo circonda, ma l'aria aspirata la rimanda dopo averla trasformata nel suo organismo, e muta così in parte 1' ambiente medesimo. Onde è che uno stud ) dell'evoluz-one intima della letteratura non s» può fare senza considerar as^ai daw;    Sebbene poi non me» ti che lode la cura che s détte i> Tamagni di cercare nelle cond; :ior c ili e polit. ;he le cause di certi caratter della letteratura in certe età, può tuttavpai parere che qualche volta eg1. esager' troppo l'efficacia di quelle cause; quantunque l'esageraz one : a forse più nella forma che nella, sostanza. Il Tamagni sapeva bei. ss me come la letteratura, una volta sorta e «omin«h ,ta a svclgers abb J sé medesima cagioni e occar-oi di mutamene molteplk senza che le condizioni poi ..che v'eserc.iino talora altro che una lieve efficacia. Anche le tendenze pratiche della letteratura romana furono forse qua e là esagerate da lui; giacché di certo anche l'amore ideale della coltura per la coltura dovè contribuire, non meno che gl'intenti pratici, come a fare dapprincipio che i Romani r cercassero premurosamente la letteratura greca, cosi a promuovere poi lo sviluppo della lor letteratura naz;onale. Le tendenze u liferie de' Romani produssero alle volte il predominio di taluni genei. e di taluni studi. D più, fecero si che n astratto coloro dichiarassero qua^ sempre le lettere come oziose, e i'i credessero perciò in obbligo di coonestarne