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Storia della Letteratura Romana

Cesare Tamagni
Francesco Vallardi Milano, 1874, pagine 590

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a cura di Federico Adamoli

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   574U libro secondo. — parte ii — racconto. i prosatorL
   viventi in Borgogna (6), e che serba lo stesso ordine della Lex Burgundionnm, fatta per i Borgognoni di razza germanica.
   Di età e di autore ignoti, ma suppergiù diverso i primi anni del secolo quinto, è la Nolilia dignilalum omnium tameivilium quum militarium in partibus Orientis et Occidentis, contenente una lista delle cariche civili e militari dell'impero e delle stazioni militari delle Provincie (7). Quasi della stessa epoca, ad ogni modo prima del Codex Theodosianus, vale a dire del 438, e di autore, checché se ne dica, ignoto è la Lex Dei Seu Mosaicarum et Romanarvm legum Collatto (8). Pure nel quinto secolo cade la Consultano veteris juriseonsulti de Paclis, così denominata dalla prima delle consultazioni inseritevi (9). Assai più importanti, benché lacunosi e monchi, sono i così detti Frammenta Vaticana. Sono sette superstiti tra una quantità di titoli, in ciascuno dei quali, si vede, eran raccolti su una data materia le opinioni degl'illustri giuristi e le' costituzioni imperiali. Pare che una tal raccolta fosse fatta alla fine del quarto secolo (10).
   (1) Vedi le solite collezioni.
   (2) Delle quali noteremo quella del Tilio (Parisiis 1550), del Cujacio (Lugduni 1566), quella commentata del Gottofredo (Lugd. Bai. 1665) aumentata da Ritter .(Lipsise 1736), e specialmente quella di Ilamel Corp. J. R. Antej.; (Bonnae, 1837-42.) col suppUmentum da lui aggiunto (Bonnae 1844). Citiamo anche l'edizione di Saudi de Vesme (Torino 1339-42). Anche le Novellai Constitutiones poso Hasnel nel C. J. R. A. (Bonnse 1844).
   (3) Vedilo nella edizione del Cassiodoro di P. Pitlioeus (Parisiis 1579), nel corp. jur. Germ. antiq. di Georgisoh (Halfe 1738, e nelle Leg. Antiq. Barb. di Canciani (Venetiis 1781, 1.° voi.) Cfr. G. F. Ithon, Commentat. ad ed. Th. (Halfe 1815)
   (4) La edizione principe è di Sicliard (Cod. Tneod. lib. XVI, etc., Basilea) 1528), e la seconda è quella veramente egregia di Haenel (Lex rom. Visig. recogn. annotat. appendic. prolegom. in str.; Lipsiae 1849).
   (5) Ma l'edizione fondamontale, compiuta in molti anni di lavoro collettivo aiutato da molti mezzi è quella dell'Accademia ruadrilena: Fuero Juzgo en Latin y Castellano cotejado con los mas antiguos y preciosos codices, por la Real Academia Espanola; Madrid, 1815.
   (6) La Lex rom. Burgoltre che nella solita collezione di Sclmlting e nel Cod. Theod. del Cujacio, si trova edita a parte da Barkow (Gryphiswald, 1826), e meglio da Bluhme nei Monum. Germaniae, Leg t. Ili, p. 579 segg.
   (7) La migliore edizione è quella di Bòckiug (due tomi con due rispettive parti di commento in latino; Bonn 1839-40-18-50;.
   (8) La migl.ore edizione è quella di Bluhme (Bonnae 1833).
   (9) E nel Cuj acio (Op. t. I), e nelle solite raccolte di Schulting e di altri.
   (10) Vedi Jur. civ. Antej. Vatic. fragm. ab. A. Maio edita recogn. commcnt. instr. Al. A. de Buchholtz, Kònigsberg 1828; e ld. recogn. Bethmann-Kollweg, Bonnae 1833 ; e nelle solite raccolte.
   § 134. Il Corpus juris.
   Giustiniano fece fare da Triboniano, coll'aiuto di due altri giuristi, la raccolta delle costituzioni imperiali da Adriano fino a sè, e la promulgò il 529 sotto il nome di Codex Justiniancus, abolendo 'e altre tre collezioni consimil. anteriori. Più tardi a cotesto Codex lasciò il nome di Constitutionum Codex.
   Fece poi fare da Triboniano, con l'aiuto di altri sedici,- dignitari, professori di diritto, e avvocati, una raccolta compendiosa e armonica degli scritti dei più antichi giureconsulti, la quale servisse particolarmente all'insegnamento. Il lavoro durò tre anni, dovendosi spogliare un due mila volumi e ricercarne il più utile, omettendo il superfluo e l'antiquato ed evitando le contraddizioni. Questa raccoltasi disse Digesta, o Pan<ìectae; e in sette parti la contiene cinauanta libri, 422 titoli di più o meno