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Storia della Letteratura Romana

Cesare Tamagni
Francesco Vallardi Milano, 1874, pagine 590

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a cura di Federico Adamoli

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   capitolo x. — i giuristi.
   575
   ampiezza, e a ciascun titolo è aggiunta una lista più o men lunga di brani estratti da opere di insigni giuristi (e son citate quest. e quelle). Di recente oiigine è la distinzione in Digestmn vetus, foriiatum e novum. La pubblicazione avvenne il 533. L'importanza, anche ufficiale, di questa pubblicazione giuridica, fece andar perduta quasi tutta la letteratura giuridica anteriore, giacché le Pandette quel che negli antichi giureconsulti c'era ancora di attualmente utile lo davano esse, e quel che esse avean lasciato era inutile.
   Mentre si compilavano le Pandette, si dettero molti casi, dove la contradaizione degli antichi giuristi tra loro fa.cea sentir la necessità di una decisione del potere esecutivo. Cosi, nacquero le Quinquaginta decisiones.
   Giustiniano fece anche da Triboniano, Teofilo e Doroteo scrivere un manuale scolastico sul modello di quello di Gajo, le Insiitutiones, in quattro libri.
   Intanto Giustiniano ebbe ad avvedersi che quella prima sua pubblicazione, il Codex Justinianeus, a cagione delle leggi fatte posteriormente ad esso, era diventato arretrato; e ordinò che lo rivedessero tenendo presenti Je cinquanta decisioni ora accennate. E infatti nel 534, per opera di Triboniano, potè venire a luce il Codex repetitae lectionis, in dodici libri, serbante in complesso lo stesso modo di compilazione dei Digesti, e l'ordine àe\YEdictum, perpetuum.
   Negi anni seguenti, 535-65, furono in lingua greca messe fuori una quantità di nuove costituzioni, di Novellae od Authenticae \vsxpxl Sixtx~si;).
   Tutta codesta roba, unita ai Libri Feudorum, costituisce quel che si suol chiamare il Corpus juris cìvìlis. Tra le edizioni del quale ci sono le glossate, cioè fornite di note dovute alla scuola bolognese tra il 1100 e il 1:250, e riunite dall'Accursio, e le non glossate.
   Bibliografia
   Il codice più antico e autorevole delle Pandette è il fiorentino. Non sarà l'originale come fu creduto, ma è forse del VII secolo.
   Innumerevoli sono le edizioni del Corpus juris, con glosse e senza. La più recente e cospicua è quella di Mommsen incominciata a Berlino il 1868. Vi fu chi pubblicò il « Corpus » riordinato, secondo criteri più intrinseci, reconcinnatum; per es il Beger (Franeof. e Lips. 1767; e Pothier (Parigi 1819 segg.). '
   Citiamo il bel lavoro comparso quest'anno a Napoli dell'egregio prof. Gius. Poli gnau o intitolato Sinopsi delle Pandette, ecc.