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Storia della Letteratura Italiana nel Secolo XVI

U.A. Canello
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 327

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   CAPITOLO I
   LA VITA POLITICA ITALIANA DEL CINQUECENTO (')•
   Sul finire del quattrocento, i principali stati d' Europa stanno per raggiungere od hanno raggiunto quell'assetto unitario e accentrativo che il crescente incivilimento strettamente richiedeva in g.iista antitesi alla barbarica disgregazione del nftfio evo.
   Prima a toccare questo-nuovo ideale politico fu la Spagna (1474), che meglio delle altre nazioni avea sentito il bisogno d' unità nella lunga lotta contro 'l'unico nemico nazionale, costretto ora alfine a sgombrare dalla patria del Cid (1492).
   Le tien dietro immediatamente la Francia, dove l'elaborazione unitaria già bene avviata dalla guerra nazionale contro gl'Inglesi, che avea saldamente rannodato le due regioir al di qua e al di là della Loira per una gran causa comune, venne poi un po' per volta compiuta a danno dei gross signori territoriali ter l'opera energica ed astuta di Luigi XI (14G1-1483). Il successore, Carlo Vili, sposando l'erede di Bretagna (1491), e Luigi XII imitandone l'esempio, ponevano il fastigio a questa unità, tanto robusta oramai nella coscienza nazionale da poter reggere, s a contro l'Inghilterra, che mirava a riavere gli antichi possessi di Normandia e d'A.quitania; s^a contro le rinascenti bramosìe d'indipendenza locale, e sia contro l'antico antagonismo tra il settentrione e il mezzogiorno, che dovea rifarsi vivo più tardi sotto le apparenze della lotta religiosa.
   In Ingh [terra, la sanguinosa guerra delle due rose distrugge la maggior parte dei-grandi sonori feudali: ed Enrico VII (1485-1509), il vin dorè di Bosworth, trova ormai facile il riordinamento unitario del paese. Le discordie religiose parvero rinnovar poco dopo le antiche j,ivis onì politiche; ma Enrico VIII, col rendere all'Inghilterra l'indipendenza ecclesiastica, (1531J e coll'attrarre a se l'autorità papale, poneva presto una solida base all'unità politica e nazionale.
   In Germania, il movimento unitario era al tempo stesso promosso e contrastato dalla tradiz.mo del sacro impero romano e dalle aspirazioni a Roma. La corona imperiale pareva ormai assicurata a casa d'Austria, c intorno all'Austria venivano gravitando e agglomerandosi le più eulte e pia ricche provincie tedesche. Un grande stato germanico era vicino à costituirsi; quando la rivoluzione re' giosa contro
   (!) C. Cantù, Storia degli Italiani; Torino, 18C0. Voi. III. — GL De Leva, Storia documentata di Carlo V in correlazione all'Italia ; Venezia-Padova, 1864-1875. — Jac. Burckhardt, J^a civiltà del secolo del rinascimento in Italia ; Firenze, 1876. Parte prima — P. Villari, Niccolò Machiavelli a i suoi tempi, illustrati con nuovi documenti; Firenze, 1877. — L. Ranke, Die ròmischen P&pstc der vier letzen Jahrhundorce ; Leipzig, 1874. — G. Weber, Allgemcine Weltgeschichle ; Leipzig, 18721875. Voi. IX, X, XI.
   Camello. 1