LA VITA POLITICA ITALIANA DEL CINQUECENTO. Il
Germania, riesce ad aumentare e a rendere quasi eompiuta la nostra indipendenza e a eomporre l'Italia nello stato in eui essa si mostra sulla fine del quattrocento ; ma con danno ben grave dell'unità nazionale, la quale, tuttavia, resta sempre maggiore che non fosse nell'età del nostro primo rinascimento pol' ico.
Il secolo decimosesto, mettendo in atto l'ideale di Dante e di Petrarca, al quala vedremo essere conforme quello dell'Ariosto, ei presenta un'altra restora-zionc unitaria imperiale, analoga a quella dogi. Svevi, degli Ottoni, dei Carolingii: restorazione clic ci porta all'acquisto dell'unità politica quas; eompiuta, più compiuta elie non all'età svcva> e ehe scema al tempo stesso la nostra indipendenza, forse tanto e più ehe non l'avesse scemata la restorazione imperialo del primo e del secondo Federigo. Si continuava, adunque, nel cinquecento, l'antieo mov. mento d'altalena che doveva riportare mano 'a mano all'unità e all' indipendenza riunite.
Sul principio del secolo dccimottavo, coli'ingrandirsi di casa Savoja, che aequista Sardegna e il t:^olo regale, e col formarsi d'uno stato italiano di Napoli o Sicilia, sì rialza la nostra indipendenza, e l'amore per essa si fa sentire vivace ai due capi della pen' ola ; ma al tempo stesso ne soffre l'unità, rappresentata fino allora dalla don inazione e dall' egemonia austriaca, succedute alla spagnola.
L'invasione francese, prima repubblicana e poi imperiale, e quella imperiale austriaca, ehe ne fu 'poi il contraccolpo, segnano un nuovo prevalere del principio unitario, a danno dell'indipendenza; ma quel regno d'Italia, sorto nel seno al grande impero napoleonico, già prcannuneiava i nostr. non lontani destini. Infatti, le due tendenze, che alla prima parevano escludersi a vicenda, si venivano in realtà conciliando a mano a mano che gli Italiani ' facevano degni di raggiungere e l'uno e l'altro ideale, e imparavano a regolarmente e chiaramente cercarli e volerli. Il nuovo regno d'Italia li attuava contemporaneamente tutti e due : e in questo due condizioni, ini queste due neeesrità d'ogni sana e rigogliosa vita politica, il cui esplicamonto successivo fu l'opera lenta dei secoli, esso deve riconoscere la sicurezza della propria esistenza.
Il cinquecento, adunque, se da un lato, sminuendo la nostra indipendenza ci allontanava dall ideale politico che alfine abbiamo raggiunto, vi ci avvicinava invece di un gran tratto promovendo la nostra unità, ristorando e largamente diffondendo il concetto della gran patria italiana.
Ma le considerazioni che abbiamo svolte sin qui non bastano ancora a darci un concetto computo dell'importanza politica del nostro cinquecento. Noi abbiamo a bella posta qua^i taciuto sinora d'un altro elemento, che ha avuto parte grandissima a determinarne la evoluz one : vogliamo parlare delle invasioni ottomane.
Le grandi unità politiche, abbiano esso la base naturale delle naz mai tà, o altro fondamento qualunque nella comunanza della tradii me, della religione , della cultura, oltreché promuovere all'intorno un più eopioso sviluppo d forza sociale e quindi un maggior godimento della vita, hanno anche quest' altro lato importantissimo : che sanno difendere se stesse contro altre masse p.i popoli i qual tentassero appropriars il frutto della lunga e forte opera altrui. L' unione ali aterno è la condiz'one prima per la difesa contro nemici esteriori. I Romani aveano saputo difendersi contro i Galli prima, contro i Cartaginesi poi ; si difesero a lungo contro i Germani, dest iati a raccogliere aitine gran parte della loro eredità. La restorazione imperiale bizantina avea difeso per qualche tempo l'Italia da nuove invas;oni germaniche, avea rivendicata l'Africa contro i Vandali. La grande benemerenza dei Carolingii sta tutta nell' aver frenata da una parte l'irrequieta barbarie de'Sassoni, e dall'altra nell'aver arrestato l'invasione maomettana. Ciò fu sentito da cronisti contemporanei ; ciò fu espresso assai chiaramente nelle tante epopee che cantarono la gloria di Cario vacitore de' Sarae li, baluardo della civiltà e della religione. Gli Ottoni combatterono gli Ungheresi in