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Storia della Letteratura Italiana nel Secolo XVI

U.A. Canello
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 327

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a cura di Federico Adamoli

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   21G
   capitolo vii.
   Con sonora, alta e chiara voce cante,
   Cinto le bianche chiome
   Di lauro, i suoi diletti e'I vostro nome (1).
   E quando egli finalmente è dappresso a lei, poco gli importa dei tumulti guerreschi, che rumoreggiano lontani:
   Mentre Germania e il grande Augusto armato . . . Fanno di sangue uman molle ogni prato . . .
   Noi in dolce d'amor grato diporto Viviamo i giorni qui festosi e chiari Senza cura provar grave o molesta
   Cosi' n questa del mondo atra tempesta, Senza cercar errando e terre e mari, Sorgerem colla nave in queto porto (2).
   La morte di Porzia poi ispirò a Bernardo numerot» sonetti, alcuni dc'quali rivelano un sentimento vivace:
   Cimi queqh occhi belli, onde piovea Dolce grazia e virtute a tutte l'ore ; Colla cui chiara e nobil fiamma Amore Di leggiadri desìi l'alme accendea;
   Oimè, quel vino, ove suo seggio avea Bellezza e castità, donde l'onore Discopria sfavillando il suo splendore Spent'ha la Parca JÀspietata e rea (?>) . . .
   O bella, o saggia, o casta, o d'ogni onore, Che più s'apprezza qui, ricca ed altiera, Deh! perchè sì fugace e sì leggiera Te ne volasti al tuo primiero Amore,
   Me qui lasciando in tenebroso orrore, Come augellin che da mattina a sera In secco ramo la cara mogi1'era Piagne, sospira, e di ciò ciba il core? . . .
   China gli occhi e mira Piangerti in morte quel che t'amò n vita (4).
   Ma non solo gn affetti conjugali trovarono nel cinquecento un così delicato interprete; anche dogi altri affetti domestici abbiamo qua e là qualche notevole traccia.
   Ne abbiamo nell'Ar.osto, che dopo aver pianto in versi latini la morte del padre Nicolò, ricordò con affetto nella satira seconda anche la vecchia madre:
   L'età di nostra madi e mi percuote Di pietà il cuor, che da tutti a un tratto Senza infamia, lasciata esser non puoia (5).
   E scrisse la set^ma per raccomandare al Bembo l'educazione del figlio Virginio.
   (1) Op. cit, II, 5i3 segg.
   (2) Op. cit., I, 176. T
   (3) Op. cit., I, 299,
   (4) Op. cit., I, 300.
   (5) Opere minori, I, 169.