Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di
Se osserviamo l'età media degli sposi al matrimonio come un buon indice misuratore di un oomplesso di fattori antropologici ed economico-sociali che riduoono l'individuo a ritardare o ad affrettare la formazione di Tina famiglia, vediamo che l'Italia dopo l'Ungheria e l'Inghilterra è 11 paese d'Europa dove gli uomini contraggono matrimonio in più giovane età:
Età medja degli sposi all'atto del matrimonio.
STATI Maschi (anni) Femmine (anni)
Italia........ 29.0 24.9
29.7 25.4
Austria....... 30.9 26.8
28.5 23.3
Prussia....... 29.6 26.4
Inghilterra e Galles . 28.5 26.4
Svezia........ 30.4 27.4
In Italia è notevole il fenomeno che si viene verificando dal 1871 in poi, della diminuzione costante della frequenza con la quale vedovi e vedove passano a nuove nozze non solo con coniugi di stato civile differente, ma anche con coniugi dello stesso staio civile: ogni 100 matrimoni celebrati in Italia nei pe-
riodi di tempo indicati si ripartivano per stato civile degli sposi come segue:
ANNI tua celibi tra vedovi
e «ubili t vedove e nubili e redeve
1872-1880 83,8 3,7 9 3,5
1881-1890 84,7 3,3 8,5 8,5
1891-1900 86,2 2,9 7,6 3,3
1901-1905 87,8 2,4 6,8 3
Si ritiene che questo fatto dipenda dalle migliorate condizioni di vitalità della nostra popolazione, la quale porta come conseguenza una maggiore durata del matrimonio e la maggiore probabilità ohe ha ora il coniuge superstite di avere figli viventi, e dalle aumentate difficoltà per soddisfare ai crescenti bisogni della vita.
Vediamo ora come il contratto matrimoniale sia produttivo di effetti, come cioè si presenti dopo il fenomeno della nuzialità il fenomeno della natalità la quale si calcola stabilendo il rapporto fra il numero medio annuo di nati vivi e lo stato medio della popolazione nello stesso periodo di tempo entro il quale fu fatta la rilevazione delle nascite.
Aumento medio annuo N.° medio annuo di natidella popolazione per natività per 1000 donne coniugate
STATI (per ogni 1000 abitanti). fra 15 a 49 anni di età.
1871-80 1881-90 1891-900 1901-1905 1891-900
Italia........ 36,9 37,8 35 32,5 249
Francia....... 25,4 23,9 22,2 21,3 150
Svizzera...... 30,8 28,1 28,1 — 230
Austria....... 39 38 37,2 36 250
43,5 43,9 40,6 38 224
39 37,4 36,8 35,4 265
Belgio....... 32,2 30,1 29 28,7 236
Olanda ....... 36,2 34,2 32,5 31,7 286
Inghilterra e Galles. 35,4 32,5 29.9 28,5 229
Svezia....... 30,5 29 27,2 26,7 231
Norvegia...... 31 31 30,4 28,7 259
Tra i vari Stati d'Europa l'aumento di popolazione per natività, e quindi la fecondità dei matrimoni, è massimo nella Eussia, neH'Austria-Ungheria.nellaPrussia, nella Spagna, in Italia, ed è minimo in Francia.
Volendo misurare l'attività procreatrice di ciascuna popolazione, conviene riferirsi alrapporto fra il numero dei nati da donne coniugate ed il numero di esse in età atta alla procreazione (15-49 anni); ed allora vediamo che mancando dati sufficienti per la Russia, tiene il primo posto fra gli Stati Europei l'Olanda seguita dalla Prussia e dalla Norvegia. L'Italia si mantiene allo stesso livello
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