Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di

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      Il salario, e per conseguenza il reddito, è Aumentato in un secolo notevolmente più del costo di uno stesso genere di vita, e più favorevolmente per l'operalo che vide crescere del 100 per 100, dal 1842 al 1900, il suo salario, mentre gli stipendi della categoria d'impiegati alla quale apparteneva il capo della famiglia borghese osservata non è cresciuto che del 25% circa. „
      Il potere d'acquisto del salarlo è certo, da un secolo a questa parte, notevolmente aumentato, ma esso subisce a periodi delle soste che provocano perturbamenti e sofferenze grandi nella classe lavoratrice, specialmente quando sono accompagnate da crisi di disoccupazione abbastanza prolungata.
      Negli Stati Uniti, ad esempio, dove il po-
      tere d'acquisto del salario In denaro raggiunse, nel 1896, il 101.2, esso da un decennio ò Inferiore a quel che era allora ed è stazionario, mentre il prezzo dei generi alimentari va aumentando continuamente. E in Europa si sente ancora il contraccolpo della crisi americana del 1907 e il costo della vita è in progressivo aumento, e sopratutto all' alimentazione che rappresenta qualche cosa più della metà della spesa di una famiglia operaia, si aggiungono le spese di vestiario, di alloggio, di istruzione, di previdenza, di divertimento, ecc., che sono altrettanto necessarie quanto il pane e la casa.
      Di fatto la vita riesce così, nel suo complesso, più cara.
      Dott. Alessandro Schiavi.
      Discorrendo di geografiae di coltura popolare.
      L'ignoranza della geografia è ormai tanto universalmente diffusa, che non se ne parla più se non per riderne o per vantarsene. Tutti ricordano il telegramm i ormai famoso che consacra la perpetua confusione di Svezia e Norvegia; nè son pochi gl'italiani che si vantano di non u ricordare „ 1 nomi delle 69 province. Ed è strano che a questa ignoranza, che ha le sue ultime radici nell'insegnamento, (l) non si pensi a porre un rimedio, e non si parli afatto, in tutte le discussioni sulla scuola media e sull'ins.-gnamento classico e pratico, di questo troppo trascurato ramo dello scibile.
      Pure la conoscenza della geografia è così necessaria in questi tempi di industrie, di esportazione, di emigrazione e di avvenimenti politici, ohe una persona può dirsi colta (ahi, quale abuso fatto di questa aristocratica parola, costretta ad una forzata democrazia!) se non oonosce la geografia almeno quanto la lingua Inglese e la letteratura russa.
      Perchè ciò che è più strano è questa congiura del silenzio ordita con commovente concordia da tutte le classi di persone.
      Un giornalista che scrive un articolo di fondo sulla questione nipponica o una notizia di Cronaca sul delitto di Moltrasio non ha affatto il dovere di sapere dov" è la Corea e dove si trova Moltrasio. All'impiegato che si presenta per un posto in una qualunque
      (1) Nelle scuole medie l'iuseguameuto della geografia è compreso fra le materie letterarie (!) ed a fidato all' insegnante di storia il quale, nei quattro anui delia facoltà di lettere, non ha avuto che un solo corso di un anno, di geografia, mentre ne ha avuti almeno sei di storia fra antica e moderna. Perciò, salvo stndi speciali o posteriori, la geografia è male conosciuta dall'insegnante, e quindi male appresa dagli studenti, i quali, generalmente, non ne sanno più alla licenza liceale ehe all' uscire dalle eleni en tari.
      Casa di commercio, si doma da se conosce l'inglese, la dattilografia e la corrisponden/a commerciale, ma non se sappia distinguere, nel far l'indirizzo, le due .boston o le due Francoforte. La signora intellettuale legge volentieri i romanzi polacchi e le poesie rn-mene, ma non si crede affatto in dovere di conoscere con precisione dove giacciono la Iiumenia e la Poloni:), li il tranquillo borghese che legge quotidianamente nel suo fido giornale la brillante corrispondenza da Menila, si troverebbe in un bell'imbarazzo se dovesse dixe ili che parte del mondo si trova questa tanto combattuta città.
      Non solo, dunque, la geografia è generalmente ignorata o mal conosciuta, ma non è nemmeno considerata come necessaria alla cultura popolare.
      L'Almanacco Italiano, che, nel limite delle sue modeste forze, non ha mai trascurato di fornire ai suoi lettori, con articoli e con Illustrazioni, cognizioni utili e interessanti sulla geografia d'Italia e del mondo (i nostri fedeli lettori ricordano certamente la indovinata serie di vedute dell' Italia pittoresca, e i nuovi apprezzeranno certamente le poco comuni notizie sulla u Europa in cifre „ e sul u Be-nadir „), non può non rallegrarsi nel vedere il largo posto riserbato alla geografia in una nuova collezione di manuali teorico-pratici di Cultura Popolare.
      Sorta per l'iniziativa di una Casa editrice cui la cultura popolare italiana va debitrice della edizione economica delle opere del Carducci e di tante importanti edizioni letterarie e scientifiche, la Ditta Nicola Zanichelli di Bologna ; diretta da un uomo di larga dottrina e solida intelligenza come Guido Biagi; la lliblioteca ili Coltura popolare, dà promessa e sicuro affidamento di riuscire un mezzo efficace di divulgazione delle questioni più vive della vita moderna, contribuendo a diffondere il sapere anche fra le classi meno agiate e nelle regioni italiane più lontane dal centri di <50lt7.r*


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Almanacco Italiano 1911 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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