Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di
lenato dal Sultano mentre voleva partire per raggiungere Berbera, ed il Revoil fu costretto dagli attacchi dei Somali, che lo. assalirono poco dopo Gheledi e lo depredarono, a cercare rifugio a Mogadiscio.
La protezione assunta dall'Italia nel 1889 dei Sultanati di Obbia e dei Migiurtini, poi della costa intermedia agli scali del Beuadir, iniziava la nostra azione politica in quelle regioni e determinava una serie di esplorazioni dirette alla conoscenza di quei territori segnati nelle carte geografiche solo da uno spazio bianco. Le iniziava Baudi di Yesme nel 1890 partendo da Berbera e spingendosi sino a Bar Dup; ripartiva pure da Berbera nell'anno se-
bi, attraversandolo oltre Barri prima di ridiscendere a Berbera costrettovi dallo sbandarsi della sua scorta.
Queste cinque spedizioni costituiscono nel loro insieme un primo periodo di t^pio-razioni che determina la conoscenza della zona costiera da Mogadiscio ad Àlula e di una vasta zona all'interno.
Intanto l'accordo anglo-italiano del primo marzo 1891 stabilendo il Giuba come limit? delle rispettive sfere di influenza rendeva necessario determinarne il corso, ignoto ancora al di là di Berbera oltre il punto raggiunto dal Deken.
A questo soopo la Società Geografica siCaitoi.
guente col Candeo e si spingeva sino ad Imi che nessun Europeo aveva ancora visitata.
Robecchi-Brichetti affrontava invece il problema di esplorare la Somalia iniziandolo con l'escursione costiera compiuta nel 1890 del tratto di costa che separa Obbla da Alula; nell'anno seguente si proponeva di comple--tare l'esplorazione della costa somala seguendola nel tratto da Mogadiscio ad Obbla e spingersi da qui all'interno compiendo la traversata della penisola.
Raggiunse infatti l'Uebi, ma non avendo potuto risalirlo per le ostilità degli Abissini, si diresse attraverso all'Ogaden alla costa che raggiunse a Berbera.
Anche il principe Rnspoll, partito contemporaneamente da Berbera, raggiungeva l'Ue-
faoeva iniziatrice della prima spedizione Bòt-tego-Grixoni (1892) che attraversato l'Oga-den e raggiunto l'Uebl ad Imi giungeva per territori ancora sconosciuti al Giuba, e mentre il Grixoni imprendeva il viaggio di ritorno alla costa dell' Oceano Indiano per Lugh, Bardera, Brava, Bòttego risaliva il Canale Gudda sino alle sorgenti arrivando a Lugh per i Boran ed I Gherra.
Questa spedizione estendeva le nostre conoscenze al bacino medio e superiore del Giuba portando un primo contributo sulla produttività e la situazione agricola e commerciale dei territori, indispensabile per la loro futura valorizzazione.
Anche la Società di Esplorazioni commerciali in Africa affidò ad Ugo Ferrandi il com-
l'Olio Sasso iodato è sovrano contro il linfatismo.
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