Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di
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<1 ijolie dei cium temperati, più comuni quella dell'apparato digerente, meno frequenti «jatìlle dell'apparato respiratorio che coincidono col periodo di piena attività del monsone di S. W. cui sono pure dovuti alcuni casi di otite.
Nel periodo di calma che intercede fra i due monsoni si osserva, oontratta specialmente dagli Europei, nna forma febbrile infettiva che non sorpassa i 38°; si esaurisce in modo spontaneo dopo un decorso piuttosto lungo che può essere efficaciemente abbreviato col semplice allontanamento dalla costa.
Nella zona fluviale invece si riscontra diffusa dagli anofeli ed in coincidenza coi periodi di magra dell'Uebi-Scebeli l'infezione malarica; sono più accentuate durante il periodo di piena del fiume le manifestazioni di dissenteria.
Prodotti. — Una esplorazione sistematica ed accurata della nostra vasta colonia non è ancora compiuta, ma le impressioni di coloro che l'hanno in parte visitata, sono con-
I pascoli sono abbondanti in alcune loca lltà, mentre altre sono ricchissime di piante arboree, come la foresta che dalla Goscia si spinge per quasi 200 chilometri sino verso Bardera. estendendosi dalla riva »i;iistra del Giuba all'interno con una profondità variante dai 4 ai 10 chilometri.
I prodotti animali sono cosi copiosi da fare del bestiame la principale ricchezza che abbia oggi il Benadir, e ad esso sono dedicate quasi esclusivamente le cure delle tribù dell'interno.
II primo posto è tenuto dai buoi di una razza speciale, piuttosto piccoli ma di carne eccellente ed esportati su vasta scala, abbondanti pure capre, pecore, camelli ed asini; la caccia è alimentai dalle antilopi, dalle gazzelle e dai dig-dig, la pesca offrirebbe pure un largo reddito.
Il Benadir — per quanto offra largo campo allo sfruttamento industriale — non presenta oggi che poche industrie condotte con mezzi primitivi, e consistono, dopo quella delle pelli che tiene il primo posto, nella produzioneIl Giuba all'altezza di Kausu»:a.
oordi nell' affermarne la potenzialità produttiva. Fra i prodotti vegetali le piante alimentari hanno un posto notevole; fra le più diffuse sono la dura della quale il Benadir presenta vaste e rigogliose coltivazioni i cui raccolti oltre al consumo locale servono per l'esportazione, 11 grano turco pure largamente coltivato per il consumo locale e l'esportazione, la manioca, i legumi e gli ortaggi che danno ottimi resultati, i frutti fra i quali pregiati i mangus le banane e le papaie.
Fra le piante tessili il primo posto spetta al cotone, che rappresentò nel passato uno dei principali redditi del Benadir e si è ora, come vedremo, felicemente ripreso, soiio pure coltivate in buon esito una specie di juta e la palma dum.
Le piante industriali sono vantaggiosamente rappresentate dall'oricello del quale s-i faceva già in addietro abbondante commercio, dal sesamo coltivato in grande quantità per la produzione dell'olio, dal tabacco e da alcune acacie ed ombrellifere, ricche di tannino, e da altre piante gommifere, aromatiche ec., che vi nascono per vegetazione spontanea.
del burro ohe viene esportato in grande quantità, nella estrazione dell'olio di sesamo per una discreta quantità, nella fabbricazione di recipienti d' argilla (tungi) largamente smerciati in tuttala colonia, e nella tessitura fatta a mano con telai primitivi, industria questa che fu già la più fiorente del Benadir ed è ormai in continua decadenza.
Popolazione. — L'attuale stato delle nostre conoscenze sulla Somalia — mancando ancora elementi positivi tratti da una sistematica esplorazione dell'interno — non permette affermazioni sicure sulla etnografia e l'antropologia delle popolazioni somaie; solo per alcuue regioni recano materiali notevoli di studio alcuni fra i lavori del Robecchi e più notevolmente le monografie di Ferrandi su Lugh e del Capii ano Pantano su Merca. I Somali presentano tali varietà etniche, avendo caratteri comuni tanto con la razza mediterranea che con la negra, da farli collocare fra i popoli incerti, tutte le loro tradizioni però ne affermano la discendenza dagli Arabi.
La società somala è retta a patriarcato, la prima base della sua organizzazione è nella famiglia, da questa si sale ai gruppi rìi famiglie (rtr) stretti da vincoli di prossima pa-
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