Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di

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      alcuni più notevoli sorgono nella fertilissima parte dei guadagni anziché impegnarsi In regione di Gheledi che dista soli 30 chilome- una lotta che, essendo i Portoghesi padroni tri da Mogadiscio : dì speciale importanza del mare, poteva distruggere quel mercato sono Scidle dove comincia 11 corso inferiore fra l'interno e l'Asia dei quali essi rappresen-d eli'Uebi-Scebeli, centro destinato a racco- tavano l'anello di congiunzione, gliere 1 prodotti della regione che ha in Itala II Portogallo non fu per il Benadir uno lo sbocco naturai al mare, e Balad, nodo stato colonizzatore, fu solo uno stato sfrut-stradale di notevole valore e sede di un re- tatore munito di scarsi mezzi di repressione sidente. e costretto quindi a lotte continue per af-
      fermarvi una sovranità che le sollevazioni dei capi indigeni rendevano in gran parte precaria.
      In questo, come nel periodo successivo della signoria dei Sultani di Mascate, conseguenze delle lotte combattute in Asia dai Portoghesi con gli Arabi dell'Oman, la storia del Benadir è un succedersi cont imo di rivolte, di spedizioni, di assedi, di rese; ad ogni discordia intestina che scoppiava nell'Oman rispondeva nella costa un tentativo di sottrarsi alla dominazione di Mascate, limitata all'invio ad ogni tre o quattro anni di navi che esigevano i tributi doganali e ne portavano i ricchi prodotti a Mascate.
      Ma più tardi Seyd-Sayd iniziò con il bombardamento Cenni storici. Mogadiscio una politica di conquista chelo rese padrone incontestato di tutta la costa Il Benadir prima dell'intervento dell'Italia. (1826), ed alla sua morte (1850» il Benadir ri-— Il primo sviluppo del Benadir risale al mase incorporato al Sultanato di Zanzibar, traffico che gli Arabi esercitarono coi diversi reso indipendente da quello di Mascate. scali di quelle spiaggie dove li spingeva va- Ma qnesti empori commerciali creati da-turalmente il soffiare dei monsoni, e più an- gli Arabi sulla costa non ebbero che un ri-cora al movimento di emigrazione che si stretto raggio d'azione all'interno, rimasto iniziò nell'ottavo secolo dallo Yemen alla loro in gran parte sconosciuto: il Sultano di costa orientale. Zanzibar che pine ne rivendicava a sè la si-
      Fu così che in epoche non bene preci- gnoria, non vi ebbe alcuu potere, e quando sate codeste tribù arabe, che fuggivano in di fronte alle occupazioni territoriali della gruppi sempre più numerosi alle persecu- Germania e dell'Inghilterra si vollero stazioni religiose della loro patria, diedero vita biliti i limiti della effettiva sovranità del Sul-al nord del Giuba a tutta una serie di pie- tanato, al nord del Giuba, questa non fu ricoli centri che costituiscono l'attuale Bena- conosciuta dall'accordo de! 1886, come ab-dir, e fra i quali Mogadiscio, Merca e Brava biamo veduto, che per i soli porti di Brava, ebbero rapido sviluppo divenendo empori Merca, Mogadiscio, Uorsceich con un raggio di un traffico sempre più notevole e deter- all'interno di 5 miglia per Uorsceich, di 10 minando l'affluire di numerosi commer- miglia per gli altri scali, oianti. Intervento dell'Italia. — Il primo apparireA questo primo periodo arabo successe dell' Italia al Benadir è segnato dalla assunta dominazione portoghese. zione del protettorato sui tratti della costa Nell'organizzazione del loro vasto imp,-ro intermedi a queste stazioni riconosciute ap-coloniale il Benadir ebbe per i Portoghesi partenenti al SuKano di Zanzibar, notificata una importanza assolutamente secondaria ;'i alle potenze il 17 novembre 18S9, e seguita suoi scali rappresentarono una tappa sol- il 11 marzo 1891 dalla occupazione d'Itala, tanto delia rotta per 1* India e furono toc- Poco dopo, e cioè il 12 3gosto 1S92 una con-cati di passaggio per imporre la sovranità venzione italo-zanzibarese concedeva in af-del Portogallo, per costruirvi la garesa, la- fitto all' Italia le quattro .stazioni del Bena-sclandovi scarse forze a difesa, per fare e dir, soggette alla sovranità del Sultano, con disfare sultani, per Imporre tributi. facoltà di sub-concessione e verso un com-Tutta la politica coloniale portoghese si penso annuo di 160,000 rupie (1) ridotte poi ridusse alla riscossione di codesti tributi fatta a 120,000.
      annualmente con l'invio di una nave da _guerra, sola affermazione questa della loro
      signoria alla quale gli sceik della oosta si (i) La rupia ha un valore medio di L. 1,68: rassegnarono preferendo rinunciare ad una 15 rupie ^ 1 sterlina.
      l'Olio Sasso Medicinale è ricostituente sovrano.
      Goncia. — Fantasia indigena.


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Almanacco Italiano 1911 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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