Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di

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      striali e Commerciali, ma decadde da questo ministratlva della colonia, affrontata la que* diritto non avendo iniziato in tempo utile il stlone della schiavitù, data una migliore or-suo funzionamento. ganizzazione alle truppe per fare fronte alleOhi voglia spassionatamente giudicare ostilità dei Bimal che sino dalla primavera l'opera della Società del Benadir, non può del 1904 avevano posto il blocco a Merca in a meno di ammettere che con un capitale seguito alle energiche misure che ei-ano state versato di 300,000 lire non poteva rappre- prese per la soppressione della schiavitù. Al sentare certo una applicazione del sistema Mercatelli nel gennaio 190G successe con le delle grandi Società coloniali, liquidate nel- funzioni e col titolo di reggente il Cornati-l'Africa orientale inglese e tedesca con pa- dante Cerrina-Feroni, e nella sua reggenza reechi milioni di disavanzo: sorta fra gli sco- fu consolidato l'assetto della colonia, raggiamenti e le avvers:oni ad ogui impresa Sulla fine di quell'anno ripresero più vio-coloniale che seguirono la giornata d'Adua, lente le ostilità dei Bimal che a Danane fu-ha impedito ohe allo scadere, allora immi- rono battuti e dispersi da una spedizione comandata dal Tenente Streva.
      Con R®. D<>. 24 gennaio 1901 veniva nominato Console Generale a Zanzibar è R. Commissario Civile per il Renadir II Comm. Car-lettl e si iniziava il periodo più attivo della nostra colonia che esamineremo partitamente.
      Al Carletti, ii Governo del Re chiamava a succedere, affidandogli il governo della Colonia, il senatore Giacomo De-Martino, autorevolmente indicato da una larga esperienza di uomo politico e più ancora dall'Interesse sempre portato ai problemi più vitali del Benadir sia in Senato che al Consiglio Coloniale, mostrando una sicura conoscenza della materia. Partito in febbraio per il Benadir ne sta ora visitando le località più importanti da Dolo a Balad, volendo praticamente basare sull'esame diretto delle condizioni e dei bisogni della colonia, le proposte da sottoporre al suo pross mo ritorno al Governo del Re, per affrettare lo sviluppo cosi felicemente iniziato col programma d'azione svolto in quest'ultimo periodo.
      Uagrjdi. — GbTTPPO DI INDIGENI.
      nente, con la convenzione Filonardi dell'esercizio provvisorio, il Benadir da noi abban> donato ritornasse al Sultano di Zanzibar, ed ha conservata all'Italia una colonia che più fertile delle alti e dell'Africa Orientale non le è costata un millesimo dei sacrifici finanziari che qnelle costarono alla Germania ed all'Inghilterra.
      Amministrazione diretta dello Stato. — Laprecarietà della nostra posizione nei porti del Benadir che dopo un periodo al massimo di 50 anni sarebbero ritornati al Sultano di Zanzibar, rendeva impossibile l'impiego di forti capitali, ed a sistemare codesta situazione provvide uno speciale accordo, stipulato il 13 gennaio 1905, fra l'Italia e l'Inghilterra che rappresentava il Sultano di Zanzibar, e in virtù del quale l'Palla riscattava i porti del Benadir col relativo raggio d'azione, verso un compenso complessivo di L.st. 144,000 (L. 8,636,000), al Governo di Zanzibar. Con altro accordo in pari data l'Inghilterra per sua parte cedeva in affitto all'Italia un appezzamento di terreno nella baia di Chisi-maio per la costruzione di uno sbarcatoio e di magazzini merci, con diritto di passaggio dallo sbarcatoio ai magazzini e da questi ad un punto del Giuba di fronte a Giumbo. Questi accordi furono approvati con la legge 2 luglio 1905 che avocava allo Stato l'amministrazione diretta del Benadir.
      Con R.® D.® 19 marzo 1905 veniva nominato Commissario Generale per la Somalia Italiana con attribuzioni di governatore il Comm. Mercatelli, console generale a Zanzibar, ohe avviò l'amministrazione civile della oolonia.
      In questo periodo fu regolata la vita am-
      II programma coloniale del Governo.
      Lo scontro di Bardale, dove perirono li 15 dicembre 1907 i capitani Bongiovanni e Molinari, accorsi da Lugh perchè richiesti di aiuto da quelle tribù razziate da una banda abissina, riportò più urgente dinanzi al Parlamento ed al paese tutto il problema del Benadir, ed offri modo al ministro Tit-toni di rispondere alla Carnei a alle varie Interpellanze nella soduta del 13 febbraio 1908 con un discorso nel quale tracciava tutto il programma d'azione già in parte iniziato e che il Governo si proponeva di svolgere nella nostra colonia.
      Bisognava risolvere una buona volta tutte le questioni più importanti della nostra politica al Benadir sempre più numerose e complesse; uscire da un troppo lungo periodo di preparazione e fare.
      Cioè stabilire i confini della colonia, darle un assetto giuridico, curarne lo sviluppo economico rendendo prima di tutto effettiva la nostra sovranità all'interno, occupandolo per ora almeno sino alla linea dell' Debi-Soebell ; dare poi mano alle opere di pubblica utilità
      L'Emulsione di Olio Sasso è proferibile «.tutte It emulsioni di elio merluzzo.


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Almanacco Italiano 1911 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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