Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di
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alle spese di viaggio, trasporto, acquisto macchinari, lavori di coltivazione, provvista dei generi di consumo, ec., capitale che nella vicina colonia inglese è caicolato in circa lv),000 lire per attendere l'epoca del primo raocoito.
Ora un lavoratore che possegga questa somma, sia pure ridotta, l'emigrazione italiana non lo consente.
Di qui la opportunità del sistema seguito dal Governo, che non esclude a priori gli altri sistemi, ma consiste nel riunire in gruppi i richiedenti, che rappresentavano il meglio delie energie industriali c ihianziarie che sierano offerte, adottando per questi 50,000 ettari un tipo unico di concessione della estensione di 5000 ettari per nn periodo di 60 anni con l'obbligo di sottoporla gradualmente a coltura mettendola interamente in valore in un periodo di 10 anni, impiegandovi un capitale di almeno 500,000 lire.
Ed il Ministro dimostrava che questo metodo mentre, richiede nel concessionario serietà di propositi e capitali adeguati con che assicurare la riuscita dell'esperimento per la messa in vaiore della Colonia, offre modo al concessionario stesso di ritrarre nn utile adeguato dal suo lavoro e dal capitale impiegato.
E poiché le critiche avevano più di tutto colpito una clausola del contratto che riserva i diritti dei terzi sui terreni concessi, senza alcuna responsabilità del Governo sino a chfe non siano determinati i beni demaniali, così da far temere che per questa ìiserva il Governo avrebbe potuto ritogliere al concessionario, senza alcun compenso, i terreni già da questi coltivati, il ministro dimostrava come, mancando ancora un ordinamento fondiario, questa clausola non fosse che il necessario riconoscimento del diritto degli indigeni ad apposite riserve territoriali; che ad ognimodo lo scrupoloso esame di questo diritto prima di delimitare una concessione rende ben difficili future contestazioni, e che di questo si mostrano persuasi per i primi quei concessionari che non hanno esitato a porre mano ai lavori per le coltivazioni cotoniere.
Attuale ordinamento amministrativo del Benadir.
Questo periodo operoso delTa nostra politica coloniale al Benadir, che abbiamo riassunto seguendo nel suo graduale svolgimento il programma tracciato alla Camera dal Ministro Tittoni, è stato successivamente integrato da tutta una serie di provvedimenti e di disposizioni legislative, cui è necessario accennare brevemesite, per avere presente uelie sue grandi linee l'assetto del Benadir quale è nell'attuale momento del suo sviluppo.
E prima di tutto torna opportuno aggiungere a quanto fu detto sulla convenzione italo-etiopica 16 maggio 1908, la quale regola definitivamente le frontiere della Somalia, che un decreto recente affida al capitano Citerni la direzione della missione eh'è sul punto di partire per fissare praticamente sul terreno i confini fra la Somalia e l'Etiopia.
Abbiamo ri issunta la legge 5 aprile 1908 che stabilisce l'ordinamento della Somalia italiana, accennando ad essa come armomento iniziale ed alla necessaria base del programma d'azione attuato dal Governo; è necessario ora aggiungere qualche dettaglio che ne mostri in modo più compiuto l'attuale funzionamento.
Governo della Colonia (Governo centrale). — Come abbiamo visto le facoltà che la legge riserva al Governo del Re, sono esercitate per mezzo del Ministro degli esteri con decreti reali, sentito il Consiglio Coloniale.
A questo scopo tutti i servizi che si riferiscono alie postre colonie d'Africa sono presso il Ministero degli esteri accentrati in nn solo ufficio (Direzione centrale degli Affari Coloniali), cui sono affidati appunto lo studio e la trattazione delle diverse questioni coloniali, la preparazione delle leggi e dei decreti, e l'esame dei bilanci. La Direzione ha a capo il comm. Agnesa che obre ad un ufficio esecutivo, ne ha fatto con amore assiduo di studioso, un organo di efficace oooperazione alla coltura coloniale del paese, promovendo e curando ura serie di interessanti pubblicazioni, che hanno messo alla facile portata degli studiosi materiali e documenti faticosamente raccolti e coordinati.
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