Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di
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Voto popolare: maggioranza di Taft su Voto elettorale (di secondo grado): Bryan Brvan, l,269,fc0l; (dem.), 102; Taft (rep.), 321.
Voto popolare: maggioranza di Taft su Maggioranza di Taft su Bryan, 159. tutti gli altri candidati insieme, 469,371;
Elettori ed eletti socialisti nel mondo.
L'unico partito politico, organizzato internazionalmente, essendo il partito socialista, di esso solo si possono dare, per 1 varii paesi, notizie statistiche sulle sue forze elettorali.
Ecco, secondo le nltimo elezioni, il quadro delle forze socialiste nei seguenti paesi:
Germania..........................3,250,000
Francia............................1,100,000
Austria............................1,000,000
Stati Uniti........................600,000
Inghilterra........................600,000
Belgio............................500,000
Italia..............................339,000
Finlandia..........................337,000
Svizzera..........................100,000
Danimarca........................99,000
Norvegia..........................90,000
Olanda............................82,000
Svezia............................75,000
Totale..... 8,072,000
Poche notizie si hanno dalla Russia e dall'Australia. In Spagna, Igleslas, riportò a Madrid 40,000 voti. In Serbia, nelle ultime elezioni, si ebbero 30,000 voti, in Bulgaria 3000, all'Argentina 5000 voti. Affermazioni socialiste si hanno nel Giappone e in Romania. Cosicché si può stabilire che il numero degli uomini adulti socialisti sale a 10,000,000, e comprendendo le donne e gli esclusi dal diritto di voto si calcola che sono 25 milioni i seguaci del socialismo nel mondo.
È pure interessante cogliere il numero dei mandati nei diversi parlamenti;
Finlandia 42% — Svezia 21,8% — Danimarca 21% — Belgio 20,5% — Lussemburgo 20% — Austria 17% — Francia 13% — Germania 11,3% - Norvegia 9% — Italia 8,6% — Olanda 7 % — Inghilterra 6% — Svizzera 4 % - Serbia 0,62 % — Spagna 0,25 %.
Alessandro Schiavi.
Legalità.
Confesso che le leggi mi hanno fatto sempre un po' di paura. Pure, vi giuro, sono un uomo onesto. Ma anche l'uomo onesto, ohe non conosce il codice, può qualche volta urtarsi in uno dei mille spigoli della legalità. Ricordate quel delizioso casetto narrato da Courteline? Un uomo onesto che, rincasando alle tre del mattino, trova sul marciapiede un orologio d'oro lo porta la mattina seguente alla questura: ebbene, quell'uomo onesto, interrogato secondo le norme della legalità, ha tutte le pene del mondo per essere rilasciato In libertà senza compromettere la gentile persona che lo aveva trattenuto fino a quell'ora mattutina.
E, d'altra parte, ignorare il codice non vuol dire per un onest'uomo mettersi in condizioni d'inferiorità di fronte ai delinquenti, che, tutti, hanno il codice a memoria?
Scherzi a parte; soltanto la ragione che la legge non ammette l'ignoranza della legge stessa, sta a provare la necessità di conoscere, superficialmente almeno, ciò che si racchiude sotto l'espressione generica di legalità. V'è però una difficoltà, per molti insuperabile, che si oppone alla conoscenza generale del codice: ed è la difficoltà di leggerlo e di comprenderlo.
Che infatti il codice non possa offrire una lettura.di vertente, si comprende benissimo: ma che debba essere scritto con una terminologia così speciale e con uno stile così astruso, ecco ciò che si comprende meno bene.
E certo però che, alio stesso modo che molti si astengono dall'occuparsi di filosofia perche spaventati dalla difficoltà non delle questioni filosofiche ma delle parole (che, as-
seriva Heine, hanno la virtù di rendere difficili le cose più semplici), così quasi tutti coloro che non studiano legge non conoscono il codice perchè non ebbero la forza di sopportarne la lettura.
Che questa terminologia astrusa dei legali sia un po' come il latino dei medici di due secoli fa, e tenda a limitare la conoscenza della legge a quelli che fan di essa professione, costringendo così il pubblico a servirsi dell'opera loro, asserirà forse qualche maligno: non certo io.
Sono però molto riconoscente ad un intelligente legale, l'avv. Piero Gotti, che ha fatto un tentativo lodevolissimo per rendere popolare la conoscenza della legalità, compilando, in forma piana e semplice quanto precisa e logica, una Enciclopedia legale tascabile (Firenze, Bemporad 1911), la quale, mentre offre agli uomini di legge e agli studenti un riassunto completo e netto di tutta l'ampia materia legale, offre il modo a tutti di procurarsi una conoscenza esatta della legge, dei decreti, dei regolamenti, di tutta quella legalità, insomma, che è indispensabile all'onest'uomo per vivere In società.
Il volume, di oltre 500 pagine, è di facile lettura e di ancor più facile consultazione. Il suo prezzo modestissimo (L. 3, legato solidamente in tela) permette a chiunque di averlo sul tavolino, accanto ai libri indispensabili (quelli che — come il pane — direi volentieri * di prima necessità „) facendo le veci di una specie di avvocato tascabile e indivisibile, sempre pronto ad offrirvi l'aiuto della sua u competenza „ senza pretendere in compenso alcuna u spettanza „.
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