Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di
Apparecchio di salvataggio per automobili. (Fotogr. A rgua).
esercizio molto basso e che può scendere fino alla metà di quelle ordinarie.
— Recentemente è staio applicato alle automobili un tipo di salvagente che ha fatto buona prova per le vetture tramviarie. Co-, me si può osservare in figura, si tratta di una specie di cesta dalle pareti di corda che si fissa sul davanti della vettura, e resta colla parete anteriore spiegata orizzontalmente in modo che una persona investita resta presa dal telaio e spinta automaticamente nell'interno mentre la parete si chiude e dà tempo al conducente di fermare la macchina.
— L'inventore svedese tìurth Gross ha contribuito a risolvere il problema degli accumulatori leggeri, tanto interessanti per lo sviluppo dell'industria automobilistica ed aviatoria, con l'invenzione d'un accumulatore che pesa soltanto 1500 gr. e sviluppa la forza elettromotrice di circa 60 volta.
— Il slg. Bonvet ha costruito nn nuovo tipo di battello a minima immersionee ad elica aerea per la navigazione fluviale e lacustre che ora sta compiendo le prove sulla Loire in località dove la navigazione con un battello meccanico ordinario sarebbe impossibile per la presenza di numerosi bassifondi. Il battello del peso di 900 kg., della lunghezza di 8 m. e della larghezza di 1,30, ha un'immersione che non supera i 15 oin., ed un'elica di legno azionata da un motore a benzina di 20 cav. I risultati molto incoraggianti ottenuti finora sono i seguenti: 25 km. all'ora con un carico di due persone, 24 con quattro, 22 con cinque; le applicazioni che questo tipo di battello potrà ricevere nei servizi postali nelle Colonie equatoriali saranno vantaggiose specialmente nei tempi di siccità. Questo tipo di idroplano si collega a quello Fori ani ni di cui ho parlato in una passata rivista e di cui presento ora la fotografia. — La ditta francese Clémenl-Bayard ha testé costruita una macchina speciale destinata a facilitare l'insegnamento della manovra dell'aeroplano senza che l'allievo sia costritto ad affrontare fin dal primo momento i rischi d'un vero e proprio volo. Si tratta d'un aeroplano tipo Santos-Dumont che è montato sopra un carrello di automobile ed a cui, pur restando al posto tutti gli organi essenziali di movimento e direzione, sono tolti i piani di sostegno: in tal modo gli allievi e gli esordienti possono familiarizzarsi nella manovra delle varie leve ed in quella del motore prima di affrontare l'emozione del volo. —- Il primo faro per la navigazione aerea è sorto questo mese in Germania a Spanditi*, e consiste in un cerchio di potenti lampade elettriche ad incandescenza stabilito orizzon-
Idroplano ad elica aerea. (Fotogr. Arguti).
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