Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di

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      Sono pure da notarsi i fenomeni cosiddet.i di i otariZ*a:iime, elle derivano dal fatto dell'accumularsi degli clementi dissociati gassosi o solidi suite su portici degli elettrodi, e tendono a diminuire la intensità della corrente elettrica principale, stabilendo nel voltametro una corrente con raria detta appunto di polarizzazione. A questo inconveniente, come all'altro derivante dalla continua diluzione della solnzione, che diventa sempre meno concentrata pel fatto dell'elettrolisi stessa, si rimedia adoperando come elettrodo positivo una lastra dello stesso metallo che entra nella composizione della sostanza disciolta, perchè allora, mentre da una parte il metallo si depone sull'elettrodo negativo, il residuo alogeno ed il metalloide con cui esso era combinato si porta dall'altra parte sull'elettrodo positivo, e, combinandosi con questo, riproduce nella stessa quantità la sostanza disciolta che si era scomposta. .Così, mentre la soluzione si mantiene satura, si evita la deposizione delle bolle di idrogeno sull'elettrodo positivo con la conseguente polarizzazione ed il fenomeno dell'elettrolisi si mantiene in condizioni costanti.
      Una quistione di capitale imporlanza per la scienza e pei* le applicazioni industriali è quella che concerne la relazione tra la quantità degli elementi scomposti nell'elettrolisi e l'intensità della corrente impiegata. li celebre fisico e chimico inglese M. Faraday (1791-1867) stabilì pel primo la legge che regola il fenomeno ed è conosciuta anche sotto il nome di hgge degli equivalenti elettrochimici: egli dimostrò come la quantità della sostanza scomposta è direttamente proporzionale a quella dell' elettricità the V attraverso, e, se si prendono sostanze diverse, e ri si trasmettano correnti eguali, le scomposizioni si eff'et-titatio in ragione dei rispettivi pesi di combinazione. Conoscendo quindi i p»si atomici deidiversi corpi, cioè le masse dei loro atomi, o minime particelle sepaiabili riferite a quelle dell'idrogeno come unità, e le loro vaienz», il numero cioè degli atomi di idrogeno ccn cui possono combinarsi, o a cui possono sostituirsi nei diversi composti, restano determinati anche i loro equivalenti chimici come quozienti dei pesi atomici divisi pel numero delle loro valenze, essendo questi qnoz enti proporzionali ai pesi dei diversi corpi che in un composto vengono separati da una stessa quantità di elettricità, ossia da correnti eguali iu tempi eguali.
      Nel congresso internazionale di elettricità tenutosi a Chicago il 1693 per le unità di misura elettriche fu stabilita come unità di quantità il coulomb internazionale, che è la quantità di elettricità che si trasmette durante un minuto secondo ili un circuito percorso da una corrente eguale ad un ampère internazionale. Quest'ultimo è rappresentato abbastanza bene per le applieazioui pratiche da una corrente cosiante ohe, passando attraverso ad una soluzione di nitrato di argento nell'acqua, deposita argento nella ragione di 0,001118 gr. per secondo. L'equivalente elettrochimico di un corpo è quindi il peso di esso depositato da un coulomb: nelle applicazioni industriali si suole tener conto dei grammi depositati per ampère-ora, essi si ottengono naturalmente moltiplicando l'equivalente elettrochimico del corpo per 8600 che rappresenta il numero di minuti secondi contenuti in un'ora.
      Ecco una tabella di alenili corpi più importanti per le applicazioni pratiche, con i loro simboli chimici, i loro pesi atomici, le valenze, gli equivalenti elettrochimici ed i grammi di essi liberati per Ampère-ora, i grammi cioè di quel corpo che la corrente elettrica dell'intensità di un ampère deposita nel tempo di un'ora.
      CORPI Simbolo i Peso atomico Valenza Equivalente elettri-chinici Gr: HIterati Àupèreir»
      Idrogeno .................. IT 1 l 1 0,0360
      O 16 2 8 0,2984
      Zinco................... Zn 65,2 2 32,6 1,2133
      Rame (cuprico).............. Cu 63,5 2 31,7 1,1770
      Au 197 3 65,7 2,4480
      Argento.................. Ag 108 1 108 4,0250
      Pt 197,4 4 49,3 3,6790
      Nichelio.................. Ni 5-8,8 2 29,4 1,0903
      Ferro (ferrico)............... Fe 66 2 28 0,6968
      Hg 200 2 100 3,7332
      Stagno (stannico) .... ........ Sn 118 4 29,5 1,1009
      Piombo.................. Pb 207 2 103,5 8.857SE qui prima di passare alle applicazioni industriali, e senza entrare in dettagli e descrizioni che non mi sarebbero consentiti dai limiti della mia breve esposizione popolare, accennerò agli elettromotori ed ai galvanametri, agli apparecchi cioè che servono a generare ed a misurare la corrente elettrica necessaria all'industria. '
      I generatori di corrente possono essere,
      Com'è noto dalla fisica elementare,di diversa specie, secondo che essa corrente vien cenerata da azioni chimiche, termiche, magnetiche e maceaniche. Nel primo caso la corrente, generata dalia reazione chimica, si ottiene a spese dello zinco che si combina con altri corpi in soluzioni speciali, c si hanno le pi'e, elettriche di vario tipo, ma di cui lo più usate nelle industrie elettrochimiche sono quelle


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Almanacco Italiano 1911 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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Faraday Chicago Ampère-ora Simbolo Peso Valenza Equivalente HIterati