Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di

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      generalmente noie di tipo Punirli a zinco e ran e, e di tipo I. ed aneli e limiseli a Zini o e carbone. Nel seccndo caso, in cui la correlile si ottiene a spese del calore occorrente per riscaldare certe giunture di a'.cuui apparecchi, si hauno le pile Urm'oéleUrkhe di cui le pił usate son quelle tipo Marcus, NoS e Cla-mond. Nel terzo e quarto caso in cui finalmente la corrente č indotta dal rapido girare di rocchetti di filo conduttore fra i poli di grosse calamite permanenti o temporanee (ielettrocalamite), e quindi si produce a spese dell'energia meccanica occorrente pel movimento, si hauno le macchine magnelo o dinamoelettriche, o semplicemente le dinamo.
      Quanto ai galvanometri, agli strumenti cioč con cui si misura la direzione e l'intensitą della corrente prodotta dagli elettromotori, prescindendo da quelli di tipo comune in cui un ago calamitato, girevole su di un rocchetto in cui si fa passar la corrente, funziona da indice su di un quadrante graduato, mi limiterņ ad illustrarne brevemente un tipo molto semplice inventato dal Brandlty e molto diffuso nelle officine di elettrochimica. Si tratta, come indica la fig. .2, di una bilancia a braccia sostenuta da uua lastra isolante in cui ad un piatto č sostituita una lamina di rame collegata al reoforo negativo per mezzo dei suoi fili di sospensione e della bilancia stessa, ed č immersa dentro un bicchiere in una soluzione di solfato di rame difronte ad un'altra lamina di rame di ugnali dimensioni che č collegala al reoforo positivo. Si equilibra la bilancia con dei pesi al principio dell'esperienza, e si lascia passare la co.rtnte per un dctermina'o tempo; la la-
      Fio. 2.
      mina sospesa aumenta di peso pel rame che vi si deposita, e l'indice della bilancia si sposta sul quadrante graduato in modo da Indicare l'intensitą della corrente riu.rita a quel determinato tempo.
      II. - Applicazioni industriali. Bagni galvanoplastici.
      La scomposizione dei sali metallici per mezzo dell'elettricitą ha ricevuto Importanti applicazioni, formando la base delle Industrie galvaniche o elettrochimiche, in cui si precipitano appunto i metalli dalle loro soluzioni saline coli'azione lenta di una corrente elettrica. Queste applicazioni industriali furono scoperte quasi contemporaneamente verso il 1838 da Jacóbi in Russia e da Spencer in Inghilterra, e possono dividersi in due ordini principali :
      lo II deposito di strati metallici pił o meno spessi che si modellano esattamente sugli oggetti, ma senza aderirvi, e servono quindi a riprodurre gli oggetti stessi;
      2o II deposito di strati metallici sottili che aderiscono fortemente agli oggetti, e servono quindi a proteggerne e decorarne la superficie senza alterarne la forma.
      I processi che servono nel primo caso costituiscono la Galvanoplastica propriamente detta o Elettrotipia; quelli impiegati nel secondo costituiscono la Galvanostegia o Elet-trolaminatura, che comprende la doratura, argentatura, ramatura, ec. galvanica. Altre applicazioni secondarie dell'elettrolisi riguardano la preparazione di materie coloranti, la rettificazione degli alcools, V elettroriduzione di taluni metalli, ec.
      Le vasche dei bagni galvanoplastici sono per lo pił di forma parallelepipeda e si costruiscono in legno (fig. 3) quando debbono contenere solfato di rame si rivestono di guttaperca o di mastice speciale. La loro capa-
      citą dipende naturalmente dalle dimensioni degli oggetti da lavorare e dall'abbondanza del lavoro: per lo pił essa varia tra lO-f-15 ettolitri, tilt oggetti da ricoprirsi di metallo si sospendono nelle vasche verticalmente ili diverse file parallele fra loro, alternandoliFig. 3.
      colle lastre metalliche che debbono servire da anodo, perņ si dispongono (fig. 4) sull'orlo della va«ca due intelaiature di tubi di ottone isolate l'una dall'altra e collegate ciascuna ad un reoforo dell'elettromotore; ad una di esse veugono sospesi con fili conduttori dell'elettricitą gli oggetti da ricoprirsi, ed all'altra le lastre metalliche funzionanti da anodo e di superficie approssimativamente


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Almanacco Italiano 1911 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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