Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di
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equivalente a quella delle faceie metalliche degli oggetti sospesi di riscontro: gli oggetti minuti, che non possono sospendersi singolarmente per mezzo, di fili, si dispongono in gabbiette o cestelli. E utile mantenere agitato il liquido del bagno, ed all'uopo si può far\
Fig. 4.
girare lentamente un agitatore meccanico a palette nel fondo della vasca, oppure si può imprimere un lento moto alternativo alle intelaiature di sospensione con qualche congegno del tipo rappresentato dalla fig. 5.
I bagni galvanoplastici consistono per lo più in soluzioni acquose di cloruri, solfati, cianuri, e talvolta di fluoruri o ioduri; queste soluzioni devono soddisfare a diverse condizioni più o meno essenziali: esse devono contenere il metallo da deporre in quautità sufficiente da produrre un rapido precipitato ed abbandonarlo libero, cioè allo stato metallico e nella condizione normale di corrente opportunamente governata, non devono scomporsi o cedere il metallo contenuto per altra azione che non sia quella elettrolitica, nè intaccare la superficie conduttrice dell'oggetto o dello stampo da rivestire, devono sciogliere regolarmente l'anodo sol quando passa la corrente, essere sufficientemente conduttrici, e finalmente non devono produrre sviluppo di gas agli elettrodi. Le soluzioni si provano a parte in un voltametro prima di metterle in uso, e si osservano con cura i caratteri del precipitato, la celerità della scomposizione, la resistenza della corrente, ec.
Per ogni elettromotore è determinato l'effetto elettrolitico di cui esso è capace, effetto che, come facilmente s'intende, è condizionato alla resistenza del bagno ed a quellacomplessiva del circuito: l'intensità della corrente, che si calcola in base alla legge di Faraday sopra enunciata, deve essere regolata a seconda della soluzione che si adopera, affinchè il deposito non riesca cristallino, o manchi di coesione, perchè se la corrente è troppo forte si ha un precipitato nero e pul-verulento, se troppo debole il precipitato è cristallino o allo stato di sottosale. La pratica insegna a regolarsi nei singoli casi per cui non si possono dar norme generali. Lo stato e la forma degli oggetti da rivestire influiscono grandemente sulla qualità e la quantità del rivestimento stesso: un deposito normale si ottiene più facilmente ed aderisce maggiormente su d'una superficie levigata e polita che su di una scabra e non polita; si capisce che a secondo dello scopo da raggiungere si determina il diverso spessore che deve acquistare il deposito metallico ed il suo grado di aderenza con la superficie che lo riceve. Se si tratta di processi di riproduzione, come nella Elettrotipia, bisogna che il metallo depositato sull'oggetto da riprodursi, o sopra uno stampo tratto da esso, abbia una certa robustezza e conseguentemente un certo spessore, e possa inoltre facilmente staccarsi da essi; se invece si tratta, come nella Elettrolaminatura, di processi di doratura, argentatura, ramatura, ec., dove il deposito metallico serve a rivestire un oggetto soltanto per ornamento o per protezione, allora occorre che esso sia perfettamente aderente e sottile. Ambedue questi processi richiedono varie operazioni preliminari di preparazione degli oggetti su cui si vuol ottenere il deposito prima di procedere alla elettrodeposizione del metallo la quale nei
Fig. 6.
due processi non differisce che per qualche dettaglio e per la preparazione dell'oggetto che funziona da elettrodo negativo o catodo.
E passo senz'altro ad una breve descrizione dei diversi processi.
III. - Galvanoplastica propriamente detta, o Elettrotipia.
La Galvanoplastica propriamente detta, o Elettrotipia si occupa, come ho detto, delia riproduzione in metallo, e specialmente in rame, di statue, y&s(, medaglie, oggetti d'arte,
lastre d'incisione o di tipografia, ec. SI comprende che occorre perciò trarre anzitutto un" impronta o stampo dell'oggetto da riprodurre, ed all'uopo si può ricavare questo
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