Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di
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luzione di nitrato amironiaeo d'argento, e poi con una di arido pirogallico.
Per formare le negative delle incisioni in legno o in acciaio o anche d'una pagina di caratteri di stampa si c rcouda il pezzo di legno o la lastra di acciaio con una cornice, si umetta di acqua o se ne copre di piombaggine la faccia incisa e vi si preme contro gradatamente con un torchietto un grosso foglio di guttaperca ammollata col calore (fig. 6) la negativa poi si metallizza e serve a riprodurre in rame la incisione o la pagina di caratteri per una stampa stereotipa assai più resistente di quella ordinaria.
In galvanoplastica si può anche incidere direttamente sul rame con un metodo semplice ed ingegnoso dovuto al lìrandély. Tracciato il disegno o lo scritto con inchiostro litografico sopra un loglio comune di carta litografica, si applica e si stringe con un torchietto questo foglio contro la lastra di rame leggermente scaldata, lo si bagna al rovescio e lo si stacca dal rame su cui rimangono aderenti i tratti d'inchiostro: la lastra così preparata si sospende come catodo nel bagno elettrolitico di fronte ad un'altra che serve da anodo; essa si ingrossa e si riveste di rame in tutte le sue parti fuorché in quelle protette dall'inchiostro, le quali restano perciò incavate. La lastra così incisa può adoperarsi direttamente per la stampa come nelle ac-queforti, oppure può servire come stampo a produrne un'altra che presenti i tratti del diseguo in rilievo e sia adatta alla stampa tipografica.
Un altro metodo di incisione elettrica sul rame molto usato è quello conosciuto sottoil nome di ni ifagrafia. Si spalma la lastra di rame con un sottile strato di cera vergine, si incide ;1 disegno su di esso tino a scoprire il l'arpe, si metallizza la superficie con la piombaggine, si copre il rovescio della lastra con un mastice isolante, e si sospende nel bagno elettrolitico lasciando che si copra di un grosso strato metallico. La lastra di deposito così ottenuta si stacca dalla matrice, si monta come una lastra comune di stereotipia e si stampa nel modo consueto.
Si possono finalmente riprodurle in rame colla galvanoplastica le incisioni su pietra litografica con un sistema che è molto utile per le grandi carte geografiche e topografiche. Sulla pietra incisa si sparge opportunamente una soluzione di guttaperca nel solfuro di carbonio, avendo cura di lasciar netti gl'intagli, si metallizza colla piombaggine lo strato di guttaperca quando è ben disseccato e si pòrta nel bagno.
Ho già accennato nel paragrafo precedente alle qualità che deve presentare in generale un buon bagno elettrolitico: ora mi resta a dire che nei processi di Elettrotipia, ove il deposito che si richiede è quasi sempre di rame, il miglior bagno pei coibenti metallizzati e pei modelli di rame, ottone, argentana e piombo è u:;a soluzione di solfato di rame allungato con una quarta parte d'acqua che contenga un decimo d'acido solforico. Per togliere agli oggetti od ai modelli metallici ogni a-lerenza col deposito metallico basta spalmarli con una soluzione di cera vergine nella trementina nella proporzione di un pezzo grosso come un pisello in mezzo lit.o.
IV. - Galvanostegia oNei processi di E'ettrolaminatura si ricoprono gli oggetti di un sottile deposito metallico sia per ornarli e per accrescerne il pregio, sia per difenderli dall'azione degli agenti atmosferici e di altri agenti che possono deteriorarli : appartengono a questo genere di processi la doratura, l'argentata¦•», la ramatura, la nichelatura, la stagnatura e la zincatura galvanica.
In tutti questi processi il metallo deve restare adei'ente alla superficie su cui si deposita, e però gli o.'getti da ricoprirsi devono essere assoggettati preventivamente ad una speciale politura meccanica e chimica.
La prima si compie a secco o ad umido raschiando l'articolo e sfregandolo con smercio, tripoli o rosso inglese: si adoperano perciò delle spazzole speciali di filo d'ottone, che nel grandi stabilimenti sono montate radialmente sull'asse di un tornio, come nella fig. 7. La politura chimica serve a sgrassare gli oggetti da lavorare ed a toglierne le diverse impurità che possono imbrattarne la superficie: lo materie grasse e resinose si levano con soluzioni a caldo di soda o potassa caustica, dopo si passa alla politura cogli acidi, che variano a secondo dei metalli su cui si opera e della natura delle impurità che essi possono presentare, per lo più si usano soluzioni di acido solforico, nitrico od i.lroelorico; talvolta, corno per la ghisa, anche l'acido idrofluorico.
Elettrolaminatura.
Fio. 7.
Per aumentare l'aderenza del deposito elettrolitico sulle superfici degli oggetti, queste, prima di essere immerse nei Lagno gal-
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Elettrotipia Lagno
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