Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di

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      vnnoplnstlco, vengono Intuite e poi tuffate per un istante in nn acido forte.
      Kcco 1 principali processi di F.lettrolam '-»i Inni :
      Doratura. — II miglior bagno elettrolitico si prepara Sciogliendo del cianuro d'oro nel < tonin o di po'nssioO) in tal dose die contenga da 3 -f- 4 gr. d'oro per litro; le soluzioni non troppo concentrate lavoiano più lentamente, ma danno un deposito migliore. Per avere un deposito uniforme, rapido e di colore ca-r co si adoperano soluzioni a caldo, e perciò le vasche per i bagni si fanno di ferro verniciato disposte sopra fornelli a gas, oppure di terra»! a o vetro riscaldate a bagnomaria.
      I pezzi di argento da dorare, prima di essere messi al bagno, si scaldano al calor rosso, si tuffano caldi nell'acqua leggermente acidulata con acido solforico, lasciandoveli finché hanno assunta una tinta biancastra uniforme, e poi si lavano e si raschiano. I piccoli articoli di rame e di ottone si tuffano per lo più per qualche istante in una miscela di acido nitrico e solforico a parti uguali cui si aggiunge un poco di sale comune. I pezzi di ferro e di acciaio debbono essere rivestiti preventivamente di una sottile pellicola di rame in un bagno alcalino che vi renda aderente il deposito d'oro; e così pure gli oggetti di piombo, stagno, zinco e metallo inglese i quali si immergono in una soluzione di cianuro di rame.
      II colore della doratura si può regolare modificando l'ampiezza dell'anodo sommerso, perchè il colore diventa più carico coli'affondare dell'anodo stesso: si raggiunge poi la tinta determinata deponendo l'oro insieme con l* argento e col rame, ed usando per nn certo tempo nel bagno elettrolitico prima un anodo di rame, e poi uno d'oro.
      Argentatura. — Il bagno migliore e più usato per l'argentatura è quello di cianuro d'argento e cianuro di potassio composto di un equivalente (65 parti) del primo ed uno (134 parti) del secondo con 20 -f- 50 parti % ai cianuro di potassio libero sciolto In acqua sufficiente a produrre una soluzione chiara.,In pratica la proporzione dell'argento è di 5 -f-10 gr. per litro; per provare il bagno, se ne versano 25 parti in peso in una provetta e vi si aggiunge a poco a poco una soluzione di 1 parte di nitrato d'argento in 10 d'acqua agitando il liquido: se il precipitato che si forma si scioglie completamente e lentamente le proporzioni sono giuste, se si scioglie troppo rapidamente è scarso l'argento, se non si scioglie tutto è scarso 11 cianuro. Praticamente il bagno è in buone condizioni se l'anodo appare grigio quando passa la corrente, e bianco quando la corrente è interrotta; se a circuito chiuso l'anodo apparisce scuro v'è scarsezza di cianuro, e viceversa se appare bianco.
      Lo spessore della copertura d'argento varia ordinariamente fra Vioo-rVio dt millimetro; una buona copertura ' come quella praticata dalla casa Christofle raggiunge lo
      (1) I cianuri sono le combinazioni che forma coi metalloidi o i metalli il gas detto cianogeno, che è a sua volta una combinazione di azoto e di carbonio.
      spessore di un foglio di carta da lotlcre e corrisponde in media a 3 gr. d'argento per decimetro quadrato.
      (ìli oggetti di rame, di ottone e di pak-fong che devono argentarsi richiedono delle operazioni preventive coinè per la doratura; e si si tuffano In una soluzione di potassa caustica, poi iu acqua acidulata con acido solforico ed in una soluzione di 20 parti di sale comune. 20 di fuliggine calcinata e 1000 di acido nitrico; si sciacquano indi si tuffano in un'altra soluzione di acido solforico, acido nitrico e sale (1 + 1000 + 40), finalmente si risciacquano e si passano In una soluzione di 10 parti di nitrato di biossido di mercurio in 1000 di acqua con acido solforico sufficiente a chiarificarla. Gli oggetti di zinco e di ferro si rivestono prima di una pellicola di rame in una soluzione di cianuro di rame; quelli di stagno, piombo, metallo Inglese si lavano In una soluzione bollente di potassa caustica, e poi in un'altra soluzione alcalina; quelli di acciaio si puliscono nella soluzione di potassa a caldo e poi ili un'altra di cianuro di potassio; finalmente quelli di ghisa in una soluzione di nitrato d'argento, cianuro di potassio e sale comune, e poi nell'acido nitrico.
      Gli oggetti rivestiti d'argento, dopo estratti dal bagno, vengono lavati con acqua calda e sapone, ripuliti dal cianuro eventualmente aderente con una soluzione di borace, spazzolati e bruniti. Per dare all'argento quella tinta scura che impropriamente va sotto 11 nome di argento bruciato o ossidato, lo si riveste di un velo sottile di platino o, come più comunemente si usa, di solfuro di argento: quest'ultimo si ottiene immergendo l'argento In una soluzione calda di solfuro di potassio, o fegato di zolfo.
      Ramatura. — La ramatura è largamente usata, oltre che per dar presa alla successiva doratnra o argentatura, per ricoprire e preservare dalla raggine oggetti di ferro, acciaio, zinco,- stagno, ec. Il bagno che si adopera d'ordinario è formato di cianuro di rame sciolto in una soluzione di cianuro di potassio ad una temperatura fra 140° -f-65® C.; per la ghisa ed il ferro si può sostituire al cianuro di potassio il cloruro di potassio o di sodio, oppure si può usare una soluzione di solfato di rame con salmarlno ed ammoniaca o tartrato neutro di potassa di cui si renda alcalina la soluzione con del carbonato di potassa: per lo zinco è necessaria appunto quest'ultima soluzione.
      Per dare al rivestimento di rame l'apparenza del bronzo lo si strofina con una soluzione di acetato ammonico di rame, per dargli la tinta di verde antico con una soluzione di 8 parti di sale ammoniaco ed 8 di salma-rino in 15 di ammoniaca liquida e 500 di aceto bianco.
      Nichelatura. — Si applica alle armi, ai bottoni, ai finimenti ed a molti oggetti minuti d'ornamento di diverso genere che si vogliano proteggere dall'azione dell'atmosfera e delle intemperie. Si usa come bagno elettrolitico una soluzione concentrata di saie ammoniaco in cui si fa pescare un largo anodo di nichel: bisogna però governar bene la corrente per evitare un eccessivo sviluppo


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Almanacco Italiano 1911 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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