Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di

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      -Ctini a vapore o acqua calda e piene di ritagli di ferro: in poco tempo il rame si deposita sul ferro e s! raccoglie sul fondo sotto forma di polvere, mentre l'ossido di ferro si può adoperare come minerale di ferrcv nel forni siderurgici.
      Per estrarre lo zinco dai suoi minerali che sono la calamina e la bla min (rispettivamente carbonato e solfuro ili zinco) si sciolgono questi minerali nell'acido nitrico e si assoggetta all'elettrolisi il nitrato così ottenuto, ricavandone l'ossido di zinco; oppure si procede alla torrefazione del minerale stesso ed alla sua trasformazione in solfato di zinco, e da questo col processo elettrolitico si ricava agli elettrodi acido solforico e zinco.
      In questo processo si usano un catodo di zinco ed un anodo di piombo collegati ad un elettromotore abbastanza potente, che ordinariamente è una dinamoelettrica.
      Sono finalmente degni di ricordo i processi speciali per estrarre i metalli preziosi e segnatamente l'oro che si trova in natura associato al tellurio nella silvanite ed all'antimonio nella magiugite. Col processi detti di amalgamazione elettrochimica si mescolano in dose opportuna con del blcloruro di mercurio i minerali suddetti finamente triturati e sospesi in polvere sottile nell'acqua salata e si assoggettano ad un energico rimestamento: allora l'azione elettrochimica scompone i telluriuri e gli antlmonluri che si trasformano iu cloruri di tellurio e di antimonio, mentre l'oro viene amalgamato.
      Lo stesso processo con qualohe modificazione si applica anche all'argento che si trova sotto forma di cloruro in masse considerevoli.
      F. Clèmenzo.
      Napoli, giugno 1910.
      La Navigazi
      Navigare necesse. - Il motto fatidico che portò fortuna agli antichi esploratori, è evidente simbolo di nuovi ardimenti.
      La navigazione interna che con l'apparire delle ferrovie — non potendo con loro competere nè per rapidità, nè per puntualità di servizio, — era tanto decaduta che pareva dovesse cessare del tutto, contro la generale aspettazione è tornata in fiore.
      L'esiguo sforzo di trazione che le vie acquee esigono in confronto delle strade ordinarie e anche delle ferrovie (che va da % a y10 e anche a «/„) 5 © grandezza dei battelli introdotti sulle odierne vie di navigazione interna (poiché un solo battello può trasportare tante merci come due o più treni ferroviari insieme), costituiscono un' inestimabile pregio per la navigazione interna; giacché ne fanno scendere i noli sotto quelli di ogni altro genere di trasporti.
      E di questo vantaggio è naturale che si prevalgano particolarmente le merci pesanti, voluminose ed ingombranti, che in maggior grado hanno bisogno di prezzi di trasporto bassissimi e che in pari tempo non richiedono viaggi rapidi.
      Le vie acquee, mercè le anziaccen-nate caratteristiche, vengono grandemente a giovare non solo ai commerci e alle industrie, ma anche all'agricoltura, mettendo in circolazione molte sostanze gregge, come i prodotti del suolo, le pietre, i minerali, i materiali da costruzione, i legnami, il carbone, ec.
      L'Olio Sasso Medicinale
      one interna.
      Tante sostanze che prima non trovavano nessun impiego affatto, divengono utilizzabili. Si riesce a portare in regioni, che ne difettavano, articoli che sono in eccesso in altre località.
      E evidente quindi che quel paese che crea una buona via navigabile ne avrà un notevole tornaconto. — Sym-pher ha calcolato che pur tenendo conto abbondante delle spese per la loro costruzione e manutenzione, le vie acquee della Germania, davano già una diecina d'anni fa, un utile netto di circa 85 milioni di franchi all'anno.
      Ciò spiega la gara, con la quale tutti i paesi civili cercano di aprire nuove vie navigabili e di migliorare quello esistenti.
      L'Italia puro si è ora saggiamente accinta a seguire questo indirizzo.
      La nuova legge concernente la navigazione interna, che presentata al Parlamento dall' on. prof. Pietro Bertolini, ministro dei Lavori Pubblici, fu appi-ovata quasi all'unanimità dal Parlamento ed ebbe la sanzione sovrana il 2 gennaio 1910, dischiude un nuovo orizzonte per le vie navigabili dell'Italia.
      Non bisogna però obliare che le condizioni naturali del nostro paese ci impongono dei limiti che non si potranno varcare; poiché da noi, salvo per brevissima zona in proporzioni microscopiche nella Yalle del Po, non è possibile rintracciare condizioni paragonabili a quella della larga zona pianeggiante costituita dalle terre della Francia, dei Paesi Bassi, della Germania e della Russia, dove per centinaia e centinaia
      è ricostituente sovrano.


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Almanacco Italiano 1911 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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