Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di

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      10 società ferroviarie, le quali si erano impossessato di quasi tutti i canali, possono stabilire tariffe rovinose pei canali stessi.
      Come è noto, l'ing. Brindley aveva concepita la grandiosa idea di riunire fra loro i principali porti inglesi mediante un sistema di canali interni, e quantunque l'idea fosse stata derisa alla sua origine venne poi completamente realizzata nell'anno 1790 con la ultimazione dell'imponente acquedotto sul Tamigi presso Birmingham
      E una diecina di anni prima l'Inghilterra compieva uno dei più giganteschi canali che esistano, il celebre canale di Caledonia, che, rasentando il piede del versante nord dei monti Grarn-piani, nella Scozia Settentrionale, collega il Mare del Nord con l'Oceano Atlantico.
      È pure noto che il canale di Caledonia doveva essere costruito ancora con maggiori dimensioni, cioè con fondali di m. 6,10 invece che di m. 4,60, ma che questi vennero ridotti, mentre
      11 canale si trovava in costruzione, perchè lo sviluppo preso dal commercio dei legnami del Canadà, fece modificare le previsioni sulla natura ed entità del traffico del canale, che era in corso di costruzione.
      Ciò non ostante, il canale di Caledonia rimane un vero monumento dell'ingegneria e fa grande onore agli ingegneri che vi collaborarono, fra i quali bisogna rammentare a titolo di gloria i nomi insigni di Watt, Telford e Jessop.
      In Isvezia e in Norvegia la navigazione interna è pure in gran favore, e la Svezia in particolare favorita, come è noto, da un gran numero di laghi interni, ha potuto per mezzo dei laghi stessi e dei loro emissari, provvedersi, con ima spesa relativamente assai limitata, una eccellente rete di vie acquee che sorpassa in lunghezza i 5000 km.
      Fra le diverse vie acquee della Svezia meritano di essere citati i celebri canali Trollhàtta e Góta che fanno parte della grande via acquea che collega il Mare Baltico col braccio del Mare del Nord, che si insinua al sud della penisola scandinava e si chiama Kat-tegat.
      Nella regione orientale svedese sono poi importantissimi i canali lljelmar e StrOmsholms che servono la regione più industriale e il centro minerario più importante della Svezia.
      Nessun paese può vantare una rete acquea così intricata come l'Olanda.
      La trasformazione idrografica lenta e continua in particolare dei rami del delta del Reno e della Mosa, ha richiesto la incessante opera degli ingegneri olandesi che godono una meritata celebrità per il loro sapere e per la loro competenza in materia idraulica.
      La costruzione delle vie acquee in sè riesciva per altro facile, specialmente in grazia delle piccolissime pendenze che erano da vincersi, le quali invece apponevano difficoltà gravissime per lo smaltimento e lo scolo dei deflussi di tutte quelle enormi masse di acqua.
      Gli Olandesi pertanto allacciando con opportuni canali i loro corsi d'acqua naturali, specialmente presso la foce del Reno, della Mosa e della Sc-hel-da, riescirono a costituirò una rote molto intensa di vie acquee, la quale esercita una grande importanza sulla vita economica di quel paese.
      Originariamente i canali olandesi erano stati aperti esclusivamente con lo scopo della bonifica e dello scolo e' solo più tardi essi vennero adibiti anche alla navigazione.
      Oltre alle vie acquee principali, che sorpassano i 5000 km. di lunghezza, l'Olanda può contare anche su una rete interna secondaria costituita da piccoli canali comunali e consorziali aperti per la bonifica e lo scolo come pure per la escavazione e il trasporto della torba, che hanno uno sviluppo di circa 4000 km. e che sono assai bene utilizzati per la navigazione dei piccoli battelli.
      In questi ultimi decennii l'Olanda ha eseguito grandiosi lavori, spendendo somme ingenti per mettere in immediato contatto fra loro la navigazione marittima con quella interna. In particolare sono da citarsi la sistemazione del porto di Rotterdam col suo allacciamento al mare con una via acquea adatta ai più grossi natanti, come
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      POLVERE INSETTICIDADVULRICH
      •TORINO-


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Almanacco Italiano 1911 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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