Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di

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      Le case popolari in Italia.
      Nel 1800 la popolazione totale dell'Europa era di 135 milioni di abitanti, nel 1908 raggiungeva i 405 milioni: in poco più di un secolo l'aumento fu del 130 %. In questo straordinario accrescimenti ili popolazione sta la causa principale d. 1 fenomeno così detto dell' urbanismo, e cioè dell'eccessivo agglo-meramento di persone in alcuni centri che, favoriti dallo sviluppo dei mezzi di trasporto e di comunicazione, e dal conseguente aumento delle industrie e dei commerci, richiamarono in modo speciale le correnti immigratorie.
      La sola eccedenza del numero delle nascite su quello delle morti non basterebbe a spiegare il fenomeno dell' urbanismo : in Italia, ad es. dal 1882 al 1901, l'immigrazione rappresenta il 08.4o.'0, e l'eccedenza delle nascite il 31.6%, sull'aumento totale di popolazione nei centri maggiori.
      All'aumento di popolazione non corrispose un parallelo sviluppo dell'industria edilizia: di modo che si ebbero a lamentare notevoli affollamenti di persone in pochi locali con gran danno della moralità e dell'igiene.
      Circa diecimila famiglie, composte dalle 4 alle 7 persone, vivevano in un solo ambiente a Londra nel 1905, a Berlino seiiuilacinquecento, ed a Parigi, nel 1907, vi erano 4073 famiglie dalle 5 alle 6 persone che abitavano in una sola camera, e 11,000 che abitavano in due. In Italia non si stava meglio: sudi ogni mille persone, abitavano in soffitta, a Roma il 20 o/o,, a Milano il 40 o/w, a Torino il 127%, ed a Genova il 15%,.
      A misura che cresce la densità della popolazione aumenta la proporzione della mortalità, come può vedersi chiaramente dalla seguente tabella, riguardante la città di Londra :
      MORTALITÀ
      per ogni 1000 abitanti per persone abitanti bb mìglio padraii
      20.56 458
      21.54 677
      22.65 1031
      26.26 2944
      30.53 4055
      35.52 6172
      L'ufficio municipale dell'Havre pubblica delle statistiche di morte divise per quartiere e per strada. Da esso risulta che su una mortalità generale media del 31 questa, nelle case vecchio e mal costrutte, si eleva al 45 ed al 55«/0), mentre nelle strade migliori discende al 20 ed al 21 o/m.
      E ormai assodato che la maggior parte delle epidemie si sviluppano nelle case affollate e malsane: il Bertillon e il Romme del resto hanno dimostrato che la mortalità, nei quartieri ricchi, ha una media che varia dal 20 all'80%, in meno di quella dei quartieri poveri.


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Almanacco Italiano 1911 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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