Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di
_ 422 _Altre leggi apprestarono per determinati centri urbani o per classi speciali di cittadini mezzi adatti allo sviluppo della edilità popolare.
Con la legge 11 luglio 1907 si portò a tre lire il limite della tassa sulle aree fabbricabili, furono assegnati tre milioni di lire all' Istituto per le case popolari in Roma, e fu autorizzata la Cassa depositi e prestiti a dare mutui sino alla somma di dieci milioni ad un Istituto per le case popolari in Roma, ed altri dieci milioni al Comune di Roma per l'Istituto delle case popolari. La legge sui provvedimenti per la costruzione di case economiche perpresso che trenta per la sola città di Roma.
Dall'impiego di queste somme nelle costruzioni deriva una potenzialità di credito di 36 milioni di lire, nella misura legale dei % del valore delle case costruite: e quindi si può dire che le leggi citate hanno dato modo di costruire per 90 milioni di case popolari ed economiche. Ove poi si consideri che esistono in Italia 245 enti costruttori di case popolari (Società Cooperative, Istituti autonomi, Società di mutuo soccorso, istituzioni di beneficenza, Comuni), non si è lontani dal vero affermando che, sia con le forze proprie,
Case popolari costruite dalla Società Umanitaria a Milano, nel sobborgo di Loreto.
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i ferrovieri, autorizzava gli Istituti di previdenza ferroviari a dare un mutuo al 4% sino a 30 milioni di lire all'amministrazione delle ferrovie dello Stato, per acquistare o costruire case economiche da concedere in locazione ai funzionari e agenti ferroviari in attività di servizio aventi stipendio o salario non superiore a lire 3600 all'anno.
La relazione (n.° 450) sul nuovo disegno di legge per le caso popolari, presentato dall'on. Luzzatti il 28 aprile 1910, afferma che tutte le citate leggi speciali hanno messo a disposizione del nuovo demanio popolare la cospicua somma di 54 milioni circa, di cuisia attingendo al credito, questi Enti abbiano impiegato circa cinquanta milioni di lire nella edilità popolare.
Malgrado tutta questa nuova attività la relazione ministeriale conferma che ci troviamo ancora allo stadio acuto nella crisi delle abitazioni, e questo principalmente per il fatto che l'aumento delle costruzioni non corrisponde al crescente sviluppo della popolazione la quale, nonostante la forte emigrazione, ò aumentata di duo milioni di abitanti in otto anni. Questo aumento si manifesta ancora più intenso noi centri urbani: Roma che nel 1901 contava una popolazione di 402,763
L'Olio Sasso Medicinale è ricostituente sovrano.
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