Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di

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      ste nell'aiuto finanziario sotto forma di prestito che viene in generale concesso nella misura dell'85 o del 90%, incluso il valore del terreno, oppure in misura del pieno valore della casa, senza terreno, ad un saggio del 4 o 4,50%.
      Dal 1901 al 1903 l'Impero tedesco aveva accordato 10 milioni di lire in prestito a 38 Cooperative, fra le quali ben 17 di impiegati. Con simili aiuti la Cooperativa case degli impiegati di Berlino ha compiuto, dal 1900 ad oggi delle costruzioni per 27 milioni di lire, ed ottenne dallo Stato e dal Governo prussiano per oltre 10 milioni di lire in prestito.
      La relazione già citata sul nuovo disegno di legge Luzzatti, ricorda come in Germania il governo imperiale con successive assegnazioni, abbia costituito un fondo di 33 milioni di marchi per promuovere la costruzione di piccoli alloggi per gli operai e gli impiegati meno retribuiti degli stabilimenti e delle amministrazioni dell'impero.
      In Austria, la legge del 28 dicembre 1907 per gli impiegati dello Stato
      3 C.
      assegnava sugli avanzi dell'esercizio 1906 la somma di 20 milioni di corone ad un fondo per provvedere agli alloggi degli impiegati dello Stato ed un altro milione per quelli degli operai delle saline. I prestiti potevano essere consentiti alle società cooperative edi-ficatrici di case popolari costituite in conformità della legge 9 aprile 1873 sulle cooperetive e l'interesse dei medesimi era del 3%.
      Malgrado tali esempi, il nuovo disegno di legge Luzzalti non segna alcun passo in avanti sull'argomento. Al Congresso Nazionale degli impiegati, tenutosi in Eoma (5-8 dicembre 1909) l'on. Casalini, relatore sul tema Case popolari per gli impiegati, concludeva così : u Lo Stato ed il Comune hanno il dovere e l'interesse di preoccuparsi delle abitazioni dei loro dipendenti, e segnatamente nelle città più dinamiche e per le categorie meno retribuite. La costruzione e l'esercizio diretto possono essere una soluzione pel Comune; non si può dire altrettanto per lo Stato.
      Deve essere riformata l'attuale legislazione sulle caso popolari, con que-


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Almanacco Italiano 1911 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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