Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di
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sti essenziali obbiettivi : aumentare le esenzioni fiscali, ridurre ai minimi termini gli impacci burocratici, avvicinare il crsdito a buon mercato alle Cooperative di costruzione.
Lo Stato, in particolare, deve cedere a prezzo di costo o affittare a lunga scadenza, dietro un basso canone, i terreni demaniali che si trovassero in condizioni di essere utilizzati per ab"-tazioni popolari. Deve fornire capitali a basso interesse alle Cooperative di impiegati con un saggio non superiore a quello della rendita pubblica, fino al 100% del valore dello stabile e del terreno o fino al 90% del valore dello stabile, con garanzia di prima ipoteca: Potrà essere adottata anche la concessione del credito fino al 50 % usufruendo della garanzia di seconda ipoteca.
Oltre all'interesse, le associazioni corrisponderanno un canone di ammortamento sul capitale, e le case rimarranno proprietà collettiva, inalienabile dell'associazione. Lo Stato sarà, a sua volta, garantito e dalla ipoteca e dallo stipendio, per le quote di affitto.
Il Comune, per sua parte, faciliterà questo genere di imprese edilizie colla concessione di terreni a prezzo di costo e mediante un canone annuo, colla preparazione dei piani regolatori e l'organizzazione dei servizi pubblici. Pei suoi dipendenti, o col capitale delle Casse locali di previdenza, o con garanzia presso gli Istituti di Credito, assicurerà il capitale occorrente alle Società cooperative fra impiegati e dipendenti subalterni, coi medesimi criteri o colle stesse garanzie che adotterà lo Stato. „
Con questo complesso di provvedimenti, concludeva l'on. Casalini, il problema delle abitazioni per impiegati potrebbe avviarsi a larga, se non radicale soluzione. Se ne gioverebbero, in prima linea, i funzionari, a cui sarebbe assicurato — senza un centesimo di spesa da parte dei contribuenti — un miglioramento economico non indifferente. Se ne gioverebbero le classi lavoratrici che vedrebbero diminuire la fame delle case colla costruzione parallela di abitazioni operaie e di abita-
zioni per gli impiegati. Se ne gioverebbe il paese intieio, che — senza sacrificio — vedrebbe costruirsi un grande demanio di abitazioni sottratto allaspeculazione prhata.
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Accenneremo per sommi capi alle iniziative più notevoli delle città iia-liane per risolvere la crisi delle abitazioni. Nei centri principali venne, in sul principio, adottata la costruzione diretta da parte dei singoli Municipi. Milano, Torino, Venezia, Parma, ecv offrono dei notevoli esempi di quartieri popolari a grandi casamenti, od a gruppi di villette con giardino. In seguito, l'opera dei Municipi venne assorbita dagli enti autonomi, che, specie a Bologna, Genova, Roma, Milano, Bergamo, Bari, dettero degli ottimi risultati. Non meno importante fu l'opera delle Cooperative, fra le quali meritano particolare menzione le fiorentine, lo genovesi, la Cooperativa case ed alloggi e la Unione cooperativa, di Milano. Questa prese l'iniziativa di un sobborgo-giardino, al nord della città, in territorio di Cusano Seveso. Il Milanino, così si chiama il futuro sobborgo, è modellato sulle famose città-giardino inglesi, di P. Sun-light, Hampstead, ec., e sarà probabilmente congiunto al contro di Milano con una ferrovia elettrica elevata, che ridurrà il tragitto a soli cinque minuti.
L'iniziativa degli industriali, perle abitazioni ai propri operai, non è stata, in Italia, molto notevole. Se si eccettuano il villaggio nelle vicinanze dello stabilimento Crespi, a Capriate d'Adda, quello del lanificio Rossi a Schio, ed altri piccoli tentativi in Piemonte, poco si è fatto che meriti di reggere un lontano confronto cogli esempi esteri.
Una lode particolare merita, per ultimo, la Società Umanitaria di Milano, che diede i primi ed i più notevoli esempi di quartieri per operai ed impiegati, proseguendo poi sempre con rinnovata energia e grande senso di opportunità allo studio ed alla costruzione di nuovi ambienti sempre più perfezionati.
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Tornitrice del Re e delle Regine d'Italia, dell'Imperatore di Germania, della Regina di Portogallo, del Re di Spagna, del Re di Grecia, dello Czar di Bulgaria, del Re del Siam, del Principe del Montenegro, ec. ec., nonché dei governi Italiano, Germanico, Russo, Au-I striaco, Rumeno, Spagnuolo, Portoghese, Argentino, eo.
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Cooperative Stato Cooperative Potrà Stato Comune Casse Istituti Credito Società Stato Municipi Torino Venezia Parma Municipi Bologna Genova Roma Milano Bergamo Bari Cooperative Cooperativa Unione Milano Cusano Seveso Milanino Sun-light Hampstead Milano Italia Crespi Capriate Adda Rossi Schio Piemonte Società Umanitaria Milano FlAl Regine Italia Imperatore Germania Regina Portogallo Spagna Grecia Czar Bulgaria Siam Principe Montenegro Italiano Germanico Russo Rumeno Spagnuolo Portoghese Argentino Milano
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