Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di

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      lo BATTAGLIONE VOLONTARI FUCILIERI NELLA CASERMA CITTADELLA IN SARZANA. (Fotogr. del magg. A. D'Alessandro).
      che ben a diritto può chiamarsi primo per la sua perfetta costituzione che fu agli altri d'esempio.
      Perchè non può immag narsi quali difficoltà sieno state superate prima di vederli armati, vestiti, ordinati nelle file. Si tratta di giovani che si riuniscono una sola volta la settimana per fare le loro tre o quattro ore d'istruzione,che debbono conciliare gli studi delle scuole con gli esercizi militari, che sacrificano volontariamente e con lietezza le ore della loro libertà al nobile scopo di prepararsi alle armi.
      E non viene soltanto curata la parte pratica della vita militare: non si insegna solo ad adoperare ii fucile ed a saperlo sparare con utilità, non ci si limita a farli muovere con esattezza nelle file come vecchi soldati, non si educano soltanto fisicamente ad ogni genere di sport ; ma si ha cura anche di educare il loro sentimento a tutto ciò che è bello, che è patriottico, che infonde l'entusiasmo dei ricordi, che suscita l'amore alle istituzioni, che dà la coscienza della propria forza e del proprio valore.
      Sono tenute ai giovani volontari frequenti conferenze; sono lette loro le pagine più belle del nostro riscatto; sono aperte le loro cognizioni col far conoscere tutto quanto riguarda la grande casta militare.
      Ed i giovani accor-ero volenterosi in que-, sto battaglione della Spezia, il quale funziona oggi egregiamente, tanto da riscuotere' le più vive approvazioni delle Autorità.
      Seguirono altre città in Italia: Milano, Roma, Venezia, Livorno, Bologna. l'a erino e tante e tante altre vollero anch'esse il loro battaglione volontari. Ed ovnnque piacquero e furono ammirati e la popolazione li segue con simpatia nel loro ere o nte sviluppo.
      In genere, sono vestiti in modo eguale: una divisa grigio verde, simile a quella dei soldati. Dove o è un po'di variazione è nel copri-capo: in alcune città si è voluto adattare l'ardito cappello boero, in altre il berretto militare, severQ ed elegantg.
      I reparti sono comandati da ufficiali in effettività di servizio od in congedo, da sottufficiali, da volontari di un anno, da graduati che, congedati, amano ancora d'Istruirsi ed d'istruire i futuri soldati d'Italia.
      Normalmente questi giovani volontari si riuniscono la festa per Vistruzione esterna, e la sera, nei giorni di lavoro, per l'istruzione interna, la ginnastica, la scherma e fjli altri esercizi sportivi, i quali vengono curati alla pari di quelli militali. Sono esercitati principalmente nel tiro a segno ed anche nel canottaggio e nel nuoto, dove ciò e possibile.
      Molti di essi hanno già preso parte a servìzi d'onore e sono interremiti tutti alla rivista militare dello Statuto. 11 battaglione di Roma, che poita il nome glorioso delia storica legione Cucciatoci del Tevere, ebbe 1 onore di essere passato in rivista da Sua Maestà il Ke, il qnalc si mostrò soddisfattissimo del contegno disciplinato dei giovani volontari.
      L'esercito s"gre con simpatia il progredire di questi reparti che, ben condotti e regolati da norme speciali, daranno ottimi frutti.
      A Roma, il Comitato ordinatore è presieduto dall'iilu t. e deputato Pais, un vecoh.o garibald.no che ha ancora nel cuore caldi entusiasmi giovanili di amor patrio, e dall'egregio generale Bompiani, colto ed attivissimo. Comanda il bittaalione il maggiore degli Alpini cav. Mureddu-Caboni.il fondatore della legione Romana.
      I volontari vestono una semplice ed elegante divisa grigio verde, calzano gli stivali i'.pfni, sono armati dal Tiro a Segno (formandone il p'ot'-ne at mato) e porta lo in ca[ o un berretto siniie a que'lo degli ufficiali. Al bavero della giubba hanno le mostrine delli bandiera di Roma: gialla e amaranto. Sono costituiti su 2 compagnie ed istruiti da ufficiali in congedo e da sottufficiali del presidio. Hanno una caserma propria, concessa dal Ministro della Guerra.
      4 Milano^ sotto gli auspici della Sursutn


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Almanacco Italiano 1911 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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