Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di
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Corda (Federazione Nazionale studentesca), si è costituita ia LeMilanesi. Anch'essa indossa una divisa gridio-verde di foggia militare ed è costituita in plotoni e compagnie.
E frequentata da molti studenti entusiasti della istituzione, e possiede già la sua bella bandiera che fu consegnata ulta Legione con grande soVniitì.
1 volontari a cavallo.
Scuola di equitazione di campagna.
Anima della Istituzione è il tenente di complemento Lanzi il quale dedica tutto sè stesso per formare una legione degna della capitale della Lombardia.
A Spezia, abbiamo già detto, che la vita dei volontari studenti, è dovuta all'opera intelligente ed attivissima del prof. Alberto Manaira, del R. Liceo locale e del tenente di vascello sig. Alberto Colombo, i quali, coadiuvati egregiamente da ufficiali e sottufficiali della R. Marina e del 21® di fanteria, hanno potuto portare il battaglione ad una vera perfezione di istruzione e di disciplina.(l)
A Bologna, a Firenze, a Palermo (ove il tenente Benfiatello di Torremozza del 34® fanteria è a capo del volontari dimostrando uno zelo lodevolissimo), a Livorno, a Venezia ed in altre ciità d'Italia, altri repartisi sono formati o sono in via di formazione.
Caratteristica fu poi la Istituzione dei Volontari a cuculio dovuta alla tenacia ed all'amore alle armi del tenente di complemento di artiglieria aw. cav. Carlo Lanza. Essi ha: no il compito in caso di guerra di collegare fra
(1) Sulla fine del settembre 1910 ha avuto luogo appunto a Spezia un importante Convegno di tutti i volontari d'Italia promossa dal giornale La Preparazione di Roma. Ili detto convegno In stabilito di affidare a un comitato Centrale (nresieduto dall'egr. prof. Barone e composto ai 5 membri appartenenti ai vari reparti d'Italia) o-jui ulteriore esplicazione di mezzi per sollecitare dal Governo tutti qnegli appoggi morali e finanziarli atti ad accrescere }o sviluppo della nobile Istituzioua.
loro 1 reparti di prima linea e di provvedereal servizio di esplorazione e di guida.
Idea questa che fa già attuata nel 1809 e nel 1313 da Napoleone, e che anche Garibaldi volle effettuare nel 1859 con le sue "Guide a cavallo. „
È corto ohe questi reparti riusciranno giovevolissimi e sarebbe opportuno che se ne estendesse l'idea e si formassero altri squadroni.
Questo primo reparto prende il nome da Venezia, nome caro all'Italia per la sua storia gloriosa. Un altro fu costituito e chiamato 14 Piavo e 'ragliamento, „ poi un terzo * Padova „ e un quarto u Udine r.
Si accenna anche alla cos'ituzione di reparti lagunari, alpini, zappatori e aerostieri Ovunque, insemina, c'è uu lusinghiero risveglio della gioventù che cerca rendersi utile alla patria come può sino dai primi anni. C'è un risveglio in questo spirito mi'i-lare che molti dicevano spento in Italia e che sarà invece la costituzione della sua forza. Percliè. anche essendo antimilitaristi, non vi è chi non veda come il sentirsi innato, in un paese, da tutti i cittadini questo sentimento di preparazione doverosa alla difesa della patria, è il sintomo più chiaro della coscienza del popolo che vuol essere rispettato nei suoi diritti e che vuol mantenere l'integrità del suoi territori.
Noi dobbiamo augurarci che questi reparti di volontari, come già avvenne per quelli ciclisti, sfeno presto riconosciuti dal Governo e da esso aiutati, agevolati, protetti.
1 volontari a cavallo. Un pbdjcipio d'impennata.
È questione morale, altamente morale, perchè comprende la risoluzione di un problema troppo trascurato in Italia fino ad ora — quello della educazione fisica e militare della gioventù.
Ricordiamoci che sono le giovani piante che debbono curarsi e ohe si debbono ool-
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