Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di
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esser corte e così non scopano le strade portando a casa polvere e microbi, non inceppano il passo a quelli che ci seguono, e finalmente lasciano vedere dei piedini ben calzati ciò che riesce più piacevole che aver tra i piedi lo strascico delle vicine. Una cosa veramente apprezzata in questi tempi di viaggi ed escursioni è che coi vestiti ridotti ai minimi termini un piccolo baule ne può contenere qualche dozzina.
fosse invalso 1' uso di porre una stoffa sopra l'altra specialmente negli abbigliamenti più eleganti ; cosi si vedono vestiti di trine finissime guarnite di galloni d'oro o d'argento e ricoperti di veli leggieri e trasparenti, ed altri formati di stoffe orientali morbide e iridescenti coperto e velate da mussoline nere, o grigie per ammorzarne la vivacità delle tinte.
Nelle vesti da sera o da cerimonia non si motte un vero impaccio ma è si-
Abbigliamenti ossebvati alle corse.
E una moda che sta per tramontare, ma come è avvenuto dei costumi inglesi per i viaggi ed esercizi all'aria aperta o delle giacchette sport per l'alta montagna, la gonna impaccio potrà rimanere il classico costume dell'aviazione, quando uno stuolo di coraggiose aviatrici seguendo l'esempio delia De la Roche o della signora Frank vorranno tenta»» le vie del cielo trasportate dai rapidi velivoli.
Sarebbe stato sciolto il problema di vestire col minimo di stoffa se nonmulato da un nodo o da una striscia di ricamo che trattiene le pieghe o di dietro o dai lati, ò ammesso lo strascico e la foggia è aderente alla vita e ai fianchi, dove ricami d'oro e argento perle e pietre scintillanti la adornano e là rendono ricca e quasi fantastica.
Se le gonne sono fatte con poca stoffa e sembrano meschine, i mantelli sono invece molto ampli e tali da av-volgore tutta la persona e scendere in pieghe maestose come i manti delle matrone greche e romane. I più sem»
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Roche Frank
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