Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di
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decorazione moderna. Anche Ruskin lo afferma, e consiglia: " Abbiate un motivo maggiore ed alcuni motivi minori, oppure abbiate un motivo principale e diversi motivi inferiori e legateli bene fra di loro. Che l'uno domini continuamente gli altri sia per la sua dimensione, sia per il ruolo che compie, sia per l'interesse che ha. „
L'unità e l'armonia sono dunque le prime qualità della nuova arte decorativa, però non in meno conto debbono esser tenute la luminosità, là praticità e la logica, prerogativa quest'ultima specialissima ai decoratori latini poiché noi apparteniamo ad una razza per cui la bellezza non esiste al di fuori della ragione, per cui' non è ammissibile alcun motivo d'arte se non è creato in modo tale da esprimere nel suo insieme o nei suoi particolari una idea.
Un esempio. Nessuno può disconoscere l'agilità e la grazia degli artefici giapponesi che per molte cose ci furono e possono ancora esserci maestri, pure ad un latino non avverrebbe mai di far nascere, come essi fanno senza scrupolo e senza simmetria, puta caso, un ramo di pesco dalla modanatura di un cornicione, con la incuranza di qualunque legge sia armonica, sia logica.
Ora, per quanta sia l'abilità giapponese, per quanto apprezzabile ci paia la perfetta esecuzione dei nordici, io penso che i fregi e gli ornamenti delle nostre case ci saranno più lungamente graditi se non traligneranno dalle qualità decorative più puramente latine. In essi riposeremo meglio l'occhio in essi troveremo, naturalmente, quella conformità di spirito che ci fa caro un ambiente come un amico.
Le ultime esposizioni — da quella di Parigi a quella di Torino, da quella di Milano alle mostre Veneziane ed all'ultima mostra Brussellese ci hanno dato gradatamente a vedere quello che in ogni nazione la nuova tendenza vuole e può giungere a produrre.
Assieme alle modernissime industrie, di fatti le industrie antiche già abbandonato furono da per tutto ricercate con amore, rimosse in vigore, rinnovate. così che, mai come adesso, fu abbondante e vario il materiale atto ad abbellire l'esterno e l'interno delle nostre case: mosaici sobrii, bronzi fusi e cesellati, ceramiche vaghe di riflessi metallici, marmi striati, vetrate artistiche d'ogni foggia, cuoi policromi, bulinati ed a sbalzo, ferro battuto, piegato a rabeschi e fogliami fantastici, reso agile come fragile filo intrecciato a comporre merletti, è tutta una fioritura magica di note diverse che possono fondersi l'una a l'altra od offrire una ad una partito a creare opere di bellezza, concedendo, nella varia ricchezza del materiale, e, qualche rara volta, nella ingegnosa utilizzazione di certi surrogati (vedi il lincrusta, il cuoio instar cori, i vetri cathedral, ec.), il raggiungimento di un assieme estetieo accessibile non solo alle borse meglio provviste ma anche a quelle più modeste.
Certo le persone di media fortuna dovrebbero persuadersi come la sontuosità debba essere il pensiero ultimo fatto per tentare le persone di gusto veramente raffinato, il lusso riducendo spesso e volentieri la casa ad una pac-cotiglia di imitazioni che non rivela se non la povera vanità degli ingenui della opulenza mentre gli spiriti delicati sanno creax-e un'armonia anche con degli oggetti di mite pretesa e di minor valore: una tenda da poco prezzo, un drappo graziosamente disteso su di un divano, un mazzo di fiori, magari campestri, in un semplice vaso di terra naturale cotta o smaltata.
Paul Adam, che ho già citato in fronte a questo articolo, dice alcun che di simile e conclude: u il ricco che sa acquistare un mobiglio secondo le norme del sapere rivela ai propri visitatori quale intelligenza guidi gli eletti di codesta età nuovaBrodo Nogg Ì m Dadi
W È il vero brodo genuino di Jamiglia^^ I II brodo per un piallo di minestra il , (1 ^do) centesimi 5
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