Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di

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      mola ad un incessante miglioramento, il valore, l'audacia dei piloti, o la loro avidità di rapidi guadagni, la differenza fortuita fra le condizioni atmosferiche dei vari momenti, che possono essere enormi e che bene spesso sono affatto imprecisabili, tutto concorre a render difficili dei paralleli conclusivi. Si dice ora che i monoplani ab-bian più difficile manovra, che i biplani sieno disadatti alle molto rapide salite, che in un tipo più che nell'altro sia pericoloso 11 volo plani : ma nulla ili tutto questo vi è di sicuro.
      E da credere che la gara si manterrà ancora per parecchio tempo, ed è da ritenere che il suo ultimo / risultato sarà forse solamente quello Ab di definire a quale impiego parti- ì colare sarà più adatto l'uno piut- L^yjÉ tosto che l'altro velivolo, in ragione r* delle sue doti caratteristiche e, qua- j^P si si può dire, intimo. Intanto, come wéÉ purtroppo accade per tutte le conquiste dell'umanità, la storia del progresso dei velivoli, meravigliosa storia d'energia, d'intelligenza, d'audacia, s'offusca di lutti gravi e numerosi. Le vittime dell'aviazione sono oramai molte; solo in quest'anno se ne hanno a deplorare più di dodici, numero grave, se si tien conto che a questi lutti van pure aggiunti tutti gli accidenti non mortali, ma serissimi, che furono pure assai numerosi, e se si tiene conto che la schiera degli aviatori non s'estende oltre a quattro o cinque centinaia.
      Di queste disgrazie, quali le cause? Non è facile il dirlo. Fragilità degli apparecchi, qualche volta: condizioni eccezionali del terreno all'arrivo, qualche altra volta più rara:
      evidente imperizia dell'aviatore, o temerità incosciente ed imprevidenza sua, in qualche caso ancor meno frequente: insufficienza della stabilità del velivolo in rapporto ai capricciosi giuochi dell'aria, 11 più delle volte.
      Su questa parte dolorosa della storia del-
      Càttanjbo.
      Cagno.
      (A. Severi, f dogr. sportiva, Lastre Cappelli - Milano).
      l'aviazione è però solo il oaso di soffermarsi un momento per tributare il reverente omaggio ai nomi delle vittime disgraziate: Fer-nandez, Delagrange, Leblon, Hauvette, Rolls, Daniele e Nicola Kinet, Waehter, Trohman, Poillot, Vivaldi-Pasqua, Geo Cha-vez, eroe d'un'impresa superiore alla potenzialità attuale dei velivoli ed alle stesse nostre cognizioni sul-l'atmosfera sovrastante alla ripide e frastagliate pendici montane, vittima d'un ardimento quasi sovrumano, che deve essere esempio nobile e forte ai troppi timorosi dell'ora presente. E da questa parte dolorosa della storia dell'aeroplano deduciamo serenamente quell'unico insegnamento che è iogico: la necessita di perseverai e, perseverare, perseverare, con la fiducia che 11 progresso avvenire toglierà presto ogni gravità a questo fatale martirologio.
      In quest'anno si intensifica l'ardore per le g ire, per i concorsi, per le piove d'ogni genere, che, pur avendo carattere essenzialmente sportivo, abbracciano però tutta una lunga serie di moventi e tutta una lunga schiera di frutti. L'aviazione appassiona tanto da assorbire, a detrimento dell' automobilismo e di altre forme di sport, l'attività del mondo sportivo e la simpatia del
      (A. Severi, fotogr. sportiva, Lastre Cappelli - Milano), pubblico. E poiché, oltre a questo,
      L'Olio Sasso Jodato è sovrano contro II linfatismo.


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Almanacco Italiano 1911 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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