Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di

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      mentre, a pari cubatura, e per ottenere la stessa velocità, i dirigibili degli altri tipi ne domandano da 100 a 120.
      Questo risultato è molto notevole ; il suo valore ancor più d'oggi sarà apprezzato in nn prossimo avvenire, quando a! dirigibili si domanderanno grandi velocità — 75 km l'ora, I er esempio — e grandi pcrcorienze — 24 e magari 4S ore di marcia continuata a piena velocità — perchè in queste condizioni assumerà speciale importanza il fattore consumo, pel quale il u Leonardo da Vinci ba distanziato di gran lunga tutti gli altri dirigibiliBasta questo solo perfezionamento a fissare una pietra migliare sulla via dello sviluppo aeronautico: basta esso solo & smentire la strana asserzione, avanzata tempo addietro in Francia ed accettata anche altrove persino da tecnici e da specialisti, che i dirigibili non abbiano più a migliorare sensibilmente, cioè non abbiano più la tecnica possibilità di guadagnare ancora in velocità, in potenza, in prati, ità.
      Ora, appoggiato ad una seria iniziativa delle migliori personalità di Milano, sua città natale, ed appoggiato al previdente aiuto dell'autorità militare, l'ing. Forlanini sta elaborando un più grandioso progetto, che dovrebbe poi rapidamente esser tradotto in atto. Dia esso un risultato pari alla promessa contenuta nell'esito del * Leonardo da Vinci pari alla fede nella competenza dell'uomo, pari all'augurio di quanti nutrono passione per la conquista nuova, ed amore per il paese nostro 1
      Durante l'annata attuale continua la gara fra dirigibili del tipo rigido e dirigibili del tipo floscio; la tradizione, la tendenza di scuole o di persone a dar maggior importanza a questo piuttosto che a quello dei requisiti, la natura diversa dell'impiego che dei dirigibili si fa, mantengono indecisa questa gai a. La Germania, che è forse la più serena organizzatrice dei suoi pubblici servizi, ha ritenuto di non poter valutare la convenienza relativa dei 2 tipi, almeno per ciò che si riferisce al loro impiego militare, altro che mettendoli in diretto confronto. Ed infatti ha messo in servizio a fianco l'uno dell'altro, il prototipo dei rigidi (Zeppelin), il prototipo dei flosci (Parseval)ed un tipo intermedio o semi-rigido (Gross o militare). A tutt'oggi l'esito del confronto non è chiaro, ma, anche lo fosse, 11011 avrebbe forse valore definitivo perchè elementi nuovi pare debbano presto intervenire a modificare le condizioni nelle quali ii confronto è stato stabilito.
      Il rapido sviluppo degli aeroplani e la praticità loro entro certi limiti di potenzialità, fanno ormai prevedere il loro prossimo impiego per la navigazione aerea sportiva e per quella militare di minore importanza: a quote normali non molto elevate, con carichi limitati, con percorrenze brevi o frazionate in brevi tratti, con lo scopo di ricognizioni vicine. Ai dirigibili rimane allora riservata la grande navigazione aerea, cioè la navigazione a quote normali elevate, su lunghe percorrenze, o su percorsi non frazionabili in alcuna maniera, come quelli che si svolgono attraverso a larghe estensioni di mare, la navi-
      gazione con carichi relativamente grandi, ed allo scopo militare di ricognizioni lontane ed importanti, o di azioni offensive di sorpresa.
      Per soddisfare a questi cómpiti il dirigibile deve ingigantirsi, talché fra poco sarà forse considerato affatto comune, se non anche piccolo, un dirigibile della cubatura dello Zeppelin attuale, che ancor oggi pare grandeIl "Leonardo da Vinci.„
      e che pochi anni or sono sembrava quasi mostruoso. Ora, non è logico pensare che per queste nuove dimensioni un tipo di costruzione si presti nettamente meglio dell'altro? e non è logico pensare che una netta preferenza fra il tipo rigido, il semi-rigido, il floscio si stabilirà spontaneamente quando, essendo appunto indispensabile di raggiungere coi dirigibili le massime percorrenze, sarà da tenere molto maggior conto che non si faccia oggi della loro resistenza specifica all'avanzamento?
      Queste considerazioni graverebbero tutte in favore del tipo rigido o, meglio, del semirigido, che di quello ha i vantaggi e non ha gli inconvenienti. È probabile pertanto che i dirigibili semi-rigidi rimangano soli a sostenere la eomp&tizione con gii aeroplani.
      Questa gara fra dirigibile ed aeroplano si è accesa appunto oggi, dopo gli insperati successi dell'aviazione; essa si alza talora all'asprezza di lotta, ma è lotta che in realtà si combatte a parole, con pubbliche polemiche, con dissertazioni non sempre sottili e bene spesso unilaterali, mentre è evidente che troppo nuovi e troppo perfettibili sono ambedue questi ordigni perchè altro all'infilo; i della lunga pratica effettiva possa valere a giudicarli.
      Il campo quasi unico nel quale si svolge la discussione è quello che riguarda l'impiego militare, che del resto è oggi di gran lunga il più importante. Si osserva che l'aeroplano è economico, piccolo, maneggevole, poco vulnerabile, capace di forti velocità, e capace, sopratutto, di lottare con un vento abba-


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Almanacco Italiano 1911 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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