Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di
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dirigibili ed aeroplani potrà durare ancora per un tempo non breve, e sarà anzi inoi-tanu'iito a progresso degli uni e degli altri. Ed anche se, all'ultimo, uno dei due prenderà un totale sopravvento nell'applicazione militale — e sarà in questo caso l'aeroplano, divenuto di grandi dimensioni e di facile condotta — del progresso dovuto alla gara continuata, trarranno benefìcio le altre applicazioni, sportiva, industriale e scientifica, compensando così, nella alterna vicenda delle cose, quei lunghi sacrifici fatti fin d'ora, giorno per giorno, nel campo militare, che adesso suscitano le più controverse discussioni, e che ad un osservatore superficiale potrebbero all'ultimo sembrare spesi inutilmente.
Nel campo pratico d'applicazione dei dirigibili ed a'I'infuori di tutto ciò che ha carattere di studio o di ricerca, le manifestazioni di importanza che si ebbero nell'annata non furono molte; meritano menzione solamente il primo tentativo Zeppelin di un servizio pubblico d'aeronavigazione, la più modesta impresa del servizio pubblico nei dintorni pittoreschi di Lucerna, il progetto degli americani Wellm&nn e Wanimann d'at-triversare in dirigibile l'oceano Atlantico ed 1 viaggi Roma-Napoli-Roma e Roma-Venezia dai dirigibili militari italiani.
L'aeronave pubblica dello Zeppelin, vera meraviglia di costruzione, dopo raggiunto da Frledevichsliafen per via aerea il suo posto nornuile di Dusseldorf, compì alcuni viaggi felicemente; ma il giorno 25 aprile, durante una escursione fatta per conto di numerosi giornalisti, venne colta da un forte temporale che il nostro Barzini, uno dei gitanti, descrisse con quella maestria che gli è propria. L'aeronave lottò per circa 9 ore contro la bufera e l'imperversare della pioggia, finché, per un guasto al motore e, successivamente, per un guasto all'involucro, dovette atterrare malamente sopra una foresta. Così ei.sa andò distrutta.
Questa breve storia del dirigibile Zeppelin diede origine ad entusiasmi esagerati dapprima, a sconforto esagerato poi; osservandola però con occhio sereno, se ne possono trarre giudizi sicuri ed ammaestramenti del più alto valore. Questa e le altre disgrazie onde pare perseguitata la eroica tenacia dello Zeppelin, insegnano che. la navigazione aerea va organizzata allo stesso modo nel quale è oramai organizzata la navigazione acquea; poiché è fuori di dubbio che la perdita del magnifico dirigibile non si sarebbe lamentata se esso avesse voluto, o potuto, tener conto delle informazioni cattive che davano sul tempo gli osservatoli meteorologici, se avesse potuto comunicare col terreno a mezzo della telegrafia senza fili, così da ricevere, anche durante il viaggio, notizie precise sull'intensità, sulla direzione, sulla durata probabile del temporale, se avesse disposto di altri porti attorno alla base principale, così da scendere in uno qualunque di essi appena constatata la difficoltà della sua coudizione, se avesse disposto di pochi chilometri di maggior velocità o di una maggiore regolarità di funzionamento dei suoi motori.
Quasi tutte queste condizioni generali diL'ing. Foklanini.
organizzazione hanno un'importanza capitale per l'avvenire della navigazione aerea, qualunque ne sia il mezzo, quando i viaggi non si effettueranno solo su territori a grandi estensioni libere e piane, come quelli che quasi sempre si scelgono adesso, ma si faranno anche su lunghe distese di mare o su territori ingombri da fitta coltivazione, od inospiii per naturali accidentalità, o vietati alla libera discesa da diritti di proprietari legalmente sanciti.
Pare -che sopra basi così larghe come qui sono accennate si stia organizzando un servizio di dirigibili in Russia e pare ancora che a questa visione della sistemazione avvenire siano oggi venuti tecnici e scienziati, che alla più esatta conoscenza dei regimi atmosferici nella zona elevata dal suolo cominciano a dedicare studio e cure considerevoli.
A dir vero, il lancio s:stematico di palloni sonda, che, salendo a 15 od a 20,000 metri di altezza, riportano Indicazioni meteorologiche interessanti tutto questo enorme spessore d'atmosfera, l'elevamento sistematico di cervi volanti a 3, 4 e 5000 metii d'altezza recanti a quella quota gli strumenti registratori della pressione, della temperatura, dell'umidità, dell'irradiazione solare, della tensione elettrica, ec., l'esame accuratissimo del regime del venti fatto con l'aiuto dell'osservazione delle nubi e, sopra tutto, il coordinamento di tutti questi dati fatto a cura di un ufficio internazionale al quale da tutta l'Europa convergano gli elementi della sintesi, non è cosa nuova di quest'anno. Ma è di quest'anno lo slancio speciale dato a questi studi, il rapido moltiplicarsi delle stazioni aerologiche
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