Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di
e l'applicazione dei risultati, così raggiunti, alla pratica vera dell'aeronavigazione. Basti ricordare, a questo proposito, l'organizzazione fatta in Svizzera ed in I'a'ia ptr ii tentativo di traversata delle Alpi in aeroplano e l'organizzazione fatta per il raid militare Roma-Venezia.
Ritornando all'impresa Zeppelin di Dusseldorf, è il caso di ricordare che subito dopo il disastro fu messo in cantiere un sec nido dirigibile eguale a quello distrutta, e che, nel frattempo, l'impresa ricominciò a Baden-Badeu il servizio con l'aeronave Zeppelin n. 6. Ma anche questa, dopo una ventina di viaggi riuscitissimi, che non mancarono di suscitare nell'ambiente militare tedesco qualche preoccupazione, andò distrutta per un incendio, che una disattenzione insignificante provocò nell'hangar.
temerità. Il suo successo non dipende però tanto dalle qualità dell'aeronave, che non sono certamente proporzionate alle difficoltà f*eli'impresa, quanto dalla scelta giudiziosa dell'epoca e del percorso e, molto più ancora, dal favore degli elementi; per cui in nessun caso dall'esito buono o cattivo di questa impresa sarà concesso fare una deduzione logica e definitiva sulla portata pratica della grande navigazione con dirigibili.
I dirigibili militari italiani compirono nell'annata due viaggi importanti. Il 1© novembre 1909 1' 1 bis effettuò il raid Bracciano-Roma-Napoli-Roma dello sviluppo complessivo di km. 480, senza atterrar mai e lottando, per un tratto dell'andata, contro un vento piuttosto forte. È certamente questo il massimo sforzo che si poteva domandare ad un pallone di quella cubatura.
Lo tt Zeppelin „, n. 7.
(Fotogr. Argus).
Il dirigibile " Ville de Lucerne „ venne installato presso Lucerna il 24 luglio e da allora compie regolarmente delle gite, quando il tempo è favorevole, portando i passeggeri ad ammtrare dall'alto il vario e ridente lago dei Quattro Cantoni ed i panorami alpiui meravigliosi che circondano il Righi. La quota per passeggero varia dalie 100 alle 200 lire a seconda dell'importanza del viaggio, e comprende il valore d'un piccolo premio d'assicurazione: pare che in queste condizioni il reddito dell'impresa sia buono, malgrado che la piccola potenzialità dell'aeronave ed il suo stesso tipo, non fatto per le grandi velocità e privo di quella compattezza che è elemento essenziale di resistenza all'azione del vento, obblighino ad adoperarla coi una prudenza grandissima.
II tentativo americano di traversata dell'Atlantico, deviazione del primitivo progetto d«;l Wellmann di raggiungere il polo in dirigibile, è di una arditezza che confina con laQuesto viaggio fu realmente una bella dimostrazione delle ottime qualità intrinseche del nostro dirigibile, e suscitò una vera ammirazione all'estero, ed un entusiasmo giu-stificatlssimo nel paese. Quel motore, che marciò per. 14 ore continue regolarissimamente, quel grnppo stabilizzatore tanto genialmente concepito, che permise una navigazione regolare e sicura malgrado il succedersi di condizioni esterne di ora in ora diversissime, quella notevole velocità inedia di marcia, quella facilità di pilotaggio, quella sicurezza di manovra all'atterramento non predisposto, dimostrano l'armonia della costruzione generale, l'accuratezza di studio e d'esecuzione dei singoli dettagli, la bontà e l'efficacia della soluzione daia ad ognuno dei problemi onde è gravata la costruzione d'un dirigibile.
Il magnifico successo ottenuto recò forse un danno: fece ritenero definitivo il tipo e sufficiente la grandezza ed indusse nelì'er-
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