Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di
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rore di organizzare fin d'ora una costruzione corrente, i>er serie, su basi quasi industriali, impiegando per questa organizzazione tempo, attività e mezzi che solamente il succedersi di numerosissime costruzioni identiche avrebbe adeguatamente compensati e resi anzi fruttiferi.
li .'a ritenere che qui, e non altrove, risieda la causa di quella lentezza per la quale ag i ottimi successi iniziali non è seguito uno sviluppo abbastanza lapido delle costruzioni, svi uppo che i nostri bisogni difensivi e l'at-tiwtà d'organizzazione dei nostri vicini insieme domandano.
Ei è da ritenere che questa condizione di cose, che non a torto preoccupa la parte più seria del paese, sia prontamente modifi-' cata, ora che all'aeronavigazione militare è stato accordato un credito sufficientemente largo.
tati dalla maggior perizia e dalla più educata arditezza dei piloti.
Ne vennero così degli incidenti che, pur avendo piccolo valore intrinseco, guastarono quella nitida bellezza che avrebbe avuto il raid compiuto in una sola tappa. Questi minimi incidenti non valgono certo a menomare la bontà del tipo nè a scuotere, ragionevolmente, la fiducia in esso: e d'altro canto, essi hanno dimostrato che la praticità di manovra del nostro dirigibile e la sua buona condotta all'atterraggio ed agli ormeggi di fortuna non potrebbero essere migliori e che la perizia dei piloti è perfetta; questi incidenti ammoniscono solo a perseverare con tenace a'acrità nello studio ed a non fidarsi all'indicazione dei primi successi buoni. Del resto, gli elementi fondamentali, che oggi si sono affermati ottimi, e quella assoluta concordia di intendimenti e d'azione che deveIr. dirigibile militare italiano 1 bis.
Un utilissimo ammaestramento a perseverare nello studio, nell'esperienza pratica, nel perfezionamento incessante, ed a spingere avanti lo sguardo verso i maggiori bisogni dell'avvenire, che sollecitano maggior potenzialità e quindi maggiori cubature, è stato fornito dal secondo raid importante, compiuto dai piloti militari col dirigibile N.2, dal raid Bracciano-Venezia.
Difficoltà naturali del percorso rendevano questa traversata notevolmente più difficile di quella Roina-Nnpoli-lioma, mentre le varianti apportate, per ineluttabili necessità, al N. 2 rendevano questo pallone meno perfetto del N. 1 bis e mentre le troppo brevi esperienze preliminari fatte con esso lasciavano sussistere quelle alee di minime avarie che ogni costruzione nuova, non ancora assestata, reca inevitabilmente con sè.
Queste circostanze hanno agito, purtroppo, sfavorevolmente, annullando il benefìcio di • quei fattori favorevoli che erano rappresen-
essere carattere precipuo nel lavoro del gruppo d'ufficiali al quale incombe compito così d lficile et imporrante, devono rendere affatto sicuri dell'esito finale.
Il progresso tecnico sia dei dirigibili sia degli aeroplani e lo sviluppo da essi già preso nelle applicazioni militari ed in quelle sportive, han trascinato ad un particolare interessamento gli elementi più intellettuali della società.
In ogni paese, ed anche in Italia, questo interessamento intellettuale si manifesta col rapido sorgere di periodici specialmente dedicati all'aeronautica, col fiorire di tutta una speciale produzione libraria di non trascurabile valore intrinseco, col costituirsi di associazioni che, non solo a scopo industriale o sportivo, ma anche allo scopo di promuovereTONICO DIGESTIVO^
DITTA ALBERTI BENEVENTO ¦
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Bracciano-Venezia Roina-Nnpoli-lioma Italia Venezia
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