Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di
— m —
LO SlALIOM.
Bosio avv. cav. Edoardo; zion^, ideata non sono ancora due anni.
Brayda ing. comm. Riccardo; può dirsi un fatto compiuto. Compiuti Canipredon D'Albaretto conte sono infatti gli edifìci, è pronto lo sclie-
Emanuele ;
letro gigantesco di questo che sarà unCattaneo avv. prof. comm. Rie- meraviglioso organismo quando — e
cardo ;
Cam in cav. Alberto;
Costa di Po-longhera conte Emanuele ;
Daneo avv. comm. Edoardo;
Ferrerò di Cambiano march, avv. Cesare;
Gazzelli -B r u c c o conte Paolo:
P a n i è avv. cav. Felice ;'
Sacheri ing. comm. Giovanni;
Scarfi ot ti avv. cav. Lodovico :
Sclopis ing. comm. Vittorio.
Altro ottimo auspicio, dunque, trasse la futura esposizione dai nomi di coloro cui fu commesso di presiedere e promuovere l'opera. E l'opera sorse, quasi naturalmente, degna degli auspici e dei desideri delta nazione.
Dico u sorse „, perchè nel momento in cui scrivo questa grandiosa conce-
Ll manifesto del pittobe A. De Carolis.
sarà tra breve — rivestita l'ossatura di macchine e di prodotti, la vita comincerà a pulsare rapida dinanzi agli occhi delle nazioni visitatrici.
IlValentino.
Dove sorse? Anche da questo lato si può affermare che difficilmente la nascente esposizione avrebbe potuto essere più fortunata. Quante volte, in città anche più vaste di Torino, non si dovette ricorrere, per preparare un terreno adatto ad una grande esposizione, a vasti campi incolti fuori di mano, a terreni fabbricativi in aspettativa, ad aree che uno o molti difetti avevan reso fino allora inutilizzabili ?
A Torino invece, faran degna corona all'esposizione le bellezze natu-
| |
Canipredon D'Albaretto Po-longhera Emanuele Cambiano Paolo De Carolis Torino Torino Cesare
|