Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di
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La Mostra del ritrattoc 1' Esposizione di floricoltura a Firenze.
A commemorare degnamente il cinquantenario dalla proclamazione del Regno, Firenze farà in quest'anno una Mostra del Ritratto Italiano ed una Esposiziono Internazionale di Orticul-tura.
preludono al seicento e ci danno un'arto moderna. Tale innovazione però non si manifesta contemporaneamente nello varie regioni d'Italia. In alcune essa appare fin da poco dopo la metà del secolo XVI, in altre tarda fino ai primiQuesta, che avrà luogo nel mese di decenni del seguente. A caratteri stili
Maggio, è organizzata dalla Regia Società Toscana di Or-ticultura, ed avrà per iscopo una gara internazionale di presentazione dei più interessanti prodotti di floricul-tura, di orticultura e di frutticultura, ed insieme dei mezzi tecnici e didattici ai quali è affidato il progresso di quelle industrie. Disposta nel bello e vastogiardino della R. Società Toscana, questa Esposizione sarà, oltre che una alta manifestazione scientifica ed industriale, ima meravigliosa festa di colori.
La Mostra dol Ritratto Italiano, ideata da Ugo Ojet-ti,sarà fatta nel primopiano diPalazzo Vecchio,nei magnifici quartieri di Cosimo I e di Leon X, tratto profondità di espressione imita decorati squisitamente dal Vasari e dai ad uno squisito senso decorativo, suoi numorosi discepoli. In locali, quin- In Palazzo Vecchio non si farà una di, che formeranno loro la più logica disordinata raccolta di ritratti scelti e adatta cornice, saranno sapientemente ed accettati senza discernimento ; ma collocati ritratti eseguiti da pittori ita- tutti i gruppi pittorici italiani vi sa-liani dalla fine del cinquecento al 1861, ranno largamente ed essenzialmente
0 da pittori stranieri per committenti rappresentati.
italiani. Qua e là alcuni busti di note- I Veneziani vi trionferanno da Do-vole pregio aumenteranno la bellezza menico Tintoretto a Leandro Bassano, della decorazione. a Pietro e ad Alessandro Longlii, a
• 1 due termini sono stati fissati con Rosalba Carriera, al Piazzetta, al Tie-uno scopo preciso : dopo il trionfo del polo. Il gruppo Lombardo vi si pre-ritratto cinquecentesco con Tiziano, il senterà coi suoi maggiori : Sofonisba Tintoretto e il Moroni, che lavorano Anguissola e Francesco Del Cairo, Da-fin quasi sullo scorcio del secolo, ab- niello Crespi e Pier Francesco Citta-biamo in Italia un gruppo di pittori, dilli. E tra questi due, sarà una rive-
1 quali, pur movendo da quei grandi, lazione il numerosissimo gruppo Ber-
FESTE COMMEMORATIVE DELLA PROCLAMAZIONE DEL REGNO D'ITALIA '
/ACAXI )STRÀ DELRÌ1 nOflÀLJANO
.Di RORjCUIJURA
«AGGIOIl Manifesto della Mostra.
stici più che a dati cronologici si sono tenuti quindi gli organizzatori di questa Mostra.
L'anno 1S61 è stato scelto, sia come quello che si commemora, sia perchè proprio in quell'anno l'Esposizione di Firenze rivelò all'Italia la esistenza di unapit-tura magnificamente italiana.
Tra questi due termini è compresa la Mostra, la quale proverà che anche in secoli a torto detti di decadenza, l'arte del ritratto ebbe in Italia buona fortuna, e rivelerà come scuole e maestri, che in altre forme ci appaiono o vuoti e fatui, o freddi e compassati, abbiano invece raggiunto nel ri-
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