Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di

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      Arte ed Industria.
      (I Concorsi artistici della Società G. B. Borsalino fu Lazzaro & C.)
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      Fra i tanti pregiudizi elio vanno cadendo in disuso ò anche quello che l'arte e l'industria, queste due così diverse ma ugualmente potenti attività della vita moderna, sieno nemiche fra loro.
      r'lie l'arte non sia nemica dell'industria era, d'altra parte, già stato provato da molto tempo: non sono forse i pittori e i letterati che protestano a più gran voce di • — faro " dell' arte per l'arte „ quelli che richiedono poi le più forti percentuali per u diritti d'autore. „ E l'industria applicata all'arte; e nessuno se tv.} duole: nè gli artisti, che metton su villa e automobile, nè il pubblico, che, oltre ammirarli, li invidia. Che l'industria non sia invece nemica dell'arte è una verità non ancora del tutto penetrata nella mente del pubblico : ne abbiamo avute prove, sì, ma non forse ancora abbastanza, almeno in Italia. Colpa degli industriali? Colpa degli artisti? Colpa del pubblico?
      Un po', forse, colpa di tutti : degli artisti che non hanno sempre saputo comprendere ciò che di bello, di artistico è nella espressione di questa potenza che è l'industria; degli industriali che non stimano abbastanza utile la bellezza e son tratti più tosto a considerar l'arte come un lusso di inutile abbellimento; del pubblico che, non prestando attenzione alle forme artistiche della pubblicità, e mostrando spesso sfiducia nell'industria di cui si vantano i pregi, toglie spesso la propria stima a quegli artisti che mettono il proprio pennello a servizio degli industriali.
      Non è difficile dimostrare come tutti e tre, così pensando, abbiano torto : difficile è invece indurre gli artisti, gli industrali e il pubblico (specialmente il pubblico!) a pensare altrimenti.
      Le parole, per convincere, non valgono mai l'esempio. Ed è perciò che va data lode, lode ampia e senza alcuna restrizione, ad una coraggiosa Ditta in-
      dustriale che, anziché ricorrere ad una delle tante, spesso sfacciate, qualche volta ingenue, quasi sempre antiestetiche, forme di réclame che sembrano specialità esclusiva dell'industria italiana, ha preferito bandire un concorso artistico, con normo artistiche, e con una giurìa di letterati e di artisti la quale, apportando nel giudizio criteri
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      Il Manifesto di Marcello Dudovich che riportò il I premio.
      artistici, fosse d'altra parte capace di inspirare nel pubblico, per la sua serietà e competenza, quel rispetto che è conceduto spesso alle opere d'arte, ma che è negato spesso .(forse troppo spesso) ilio rèclames industriali.
      Questa Ditta industriale coraggiosa e di buon gusto è la Società G. B. Borsalino fu Lazzaro e C., Fabbrica di cappelli di Alessandria, per merito della quale abbiamo avuto per la prima volta in Italia un concorso ed una esposizione di u arte industriale „ o, per ea-


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Almanacco Italiano 1911 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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