Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di

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      correnti fredde, un clima untissimo con una differenza giornaliera quasi costante di 5-6 gradi tra massima e minima, una grande rarità di giorni di nebbia, un fabbricato elegante, igienico sotto tutti i rapporti, dove tutto fu studiato e costruito, ed è mantenuto con criteri moderni e larghi, per farne un luogo di cura rigorosa.
      Il personale sanitario, che fa vita comune coi malati, sorveglia e consiglia assiduamente i particolari dellaVeduta della peseta.
      cura, cercando di individualizzarla a seconda dei singoli organismi, senza trascurare qualsiasi risorsa terapeutica, che valga ad aumentare i poteri «li resistenza contro la micidiale infezione.
      Niuna meraviglia quindi che i professori Grocco, Bozzolo, Cozzolino, Di Vestea, De Giaxa, Foà, Maragliano, od altri non meno illustri, abbiano proclamato il Primo Sanatorio Italiano " uno dei migliori stabilimenti del genere: „
      niuna maraviglia che continuamente vi affluiscano ammalati non solo dall'Italia ma anche dall'estero, e che abbia ottenuto la Medaglia d'Oro all'Esposizione internazionale di Milano (1906), una Medaglia d'argento all'Esposizione internazionale di balneologia di Spa (1907), e una Medaglia d'oro all'Esposizione Inteinazionale d'Igiene di Buenos Aires (1910).
      Pur troppo il pubblico in genere, e il pubblico italiano in ispecie, conserva ancora sulla curabilità della tubercolosi polmonare le idee pessimiste di cinquan-t'anni fa. Invece, fra le malattie croniche, la tubercolosi polmonare è senza dubbio la più curabile e guarisce quasi sempre quando sia curata in tempo e come si conviene. Per vero, molta responsabilità nei colpevoli ritardi a intraprendere la cura, spetta ai medici di famiglia, i quali troppo spesso trascurano quei sintomi che a un fine osservatore rivelano la malattia all'inizio, quando non è ancora aperta, quando non ci sono ancora bacilli negli sputi, anzi quando non vi sono ancora sputi e neppure tosse, cioè quando la malattia è ancora sicuramente guaribile. Ma inescusabile diventa la colpa delle famiglie, quando, avvertite in tempo, e, avendo i mezzi, trascurano di inviare subito l'ammalato di tubercolosi nel Sanatorio.
      Le prevenzioni delle famiglie contro il Sanatorio non hanno ragione di essere, o meglio, hanno la sola ragione che, in Italia specialmente, non si sa ancora che cosa sia un Sanatorio. Consigliamo ai nostri lettori di farsi mandare dalla Direzione del Primo Sanatorio Italiano (che lo spedisce gratùs) l'opuscolo riccamente illustrato che descrive quel Sanatorio e la cura sanatoriale in genero.
      È da quel!' opuscolo, che abbiamo tolte lo illustrazioni del nostro brevissimo cenno.


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Almanacco Italiano 1911 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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