Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di
grandiosi Stabilimenti a Kevelaer, ne ebbero l'idea felice e furono pure felici nella scelta della persona che doveva concretarla. Essi no affidarono l'incarico ad un loro concittadino, al sig. Forster. 11 Forster è un simpatico tedesco, ma a buon dritto si può adesso considerare anche un poco Italiano, perchè da anni ed anni vive in Italia, ama il nostro paese, parla l'italiano come un vero Italiano, ed anzi spesso toscaneggia con spirito e ci tiene. Que-st'uomo, dotato di ingegno, energia e attività non comuni, si pose all'opera con tenacia tedesca e con ardore italiano, ed ha vinto una delle più belleGermania. Le ordinazioni e le richieste di forniture piovono da ogni parte di Italia.
Senza contare il Ministero della Marina, che già ha commessi altri 10,(XO materassi, quello della Guerra, col quale è stato sottoscritto un contratto per fornire 120,000 quintali di Kapok entro 5 mesi, i grandi Alberghi, gli Istituti, gli Ospedali, i Lazzeretti, i privati, tutti vogliono il Kapok del Primo Kapokifi-cio Italiano.
Il Forster non soltanto ha saputo impiantare una industria prospero.-a, ma ha ottenuto soddisfazioni morali che ricorda con compiacenza, come at-
Ufficio di Amministrazione.
vittorie industriali che possono segnalarsi in questo ultimo tempo.
11 primo impianto ebbe apparenza modesta. Scelto un caseggiato in prossimità del mare, a Migliarina, il signor Forster,vi si installò coi suoi magazzini, coi suoi macchinarii. Tutto però disposo in modo razionale, ed avendo in mira non solo che il piccolo Stabilimento bene corrispondesse alle esigenze del momento, ma conservasse in sè stesso la possibilità di ingrandirsi per essere atto al promettente sviluppo della industria. Infatti, oggi già lo Stabilimento sente la necessità di raddoppiarsi. Nuovi apparati e nuovi macchinarii, non per sostituire quelli già in azione ma per aggiungersi ad essi, si attendono di giorno in giorno dallatestato del riconoscimento della bontà e della utilità della sua opera. Direttori e Presidenti di Istituzioni ospitalierej Conduttori di grandi Alberghi, ecc. non sono stati avari con lui di lettere nelle quali attestano, con piacere, come l'uso del Kapok nei materassi è, per ogni riguardo, da preferirsi a quello della lana sia per morbidezza ed elasticità, come dal lato dell'igiene e dell'economia.
Quando mesi or sono una commissione di negozianti e industriali Turchi fu inviata in Italia dal nuovo Governo ottomanno per visitare le nostre più importanti industrie, non mancò alla Spezia di recarsi al Kapokificio. Questi negozianti e industriali del vicino impero restarono entusiasti e si
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