Almanacco Italiano 1911 (parte seconda) di

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      Primo Opificio Nazionale
      di Attrezzi per Ginnastica, Giuochi e Sport, Banchi e arredi scolasticifondato in Bari nel ISSO dal Cav. Prof. GIUSEPPE PEZZAROSSA
      Sin dal 1878, anno in cui fu approvata la Legge sull'obbligatorietà della ginnastica in Italia, e anche dopo quell'epoca, la costruzione degli attrezzi ginnastici e dei banchi scolastici era affidata all'empirismo dei falegnami. E perciò erano rozzi e informi, antigienici e antididattici; occupando enormi spazi, davano l'idea di svariati strumenti di tortura, sempre pronti a far annoiare migliaia di fanciulli.
      Chi non ricorda le grosse travi delle glandi palestre di Torino, Roma, Napoli, ecc. ove vi erano per fino dei montanti da salto infìssi nel terreno di circa 15 centimetri di doppiezza?
      Il prof. Pezzarossa che sin dal 186G, quale maestro elementare e direttore didattico, si è occupato della Scuola popolare, e dal 1870, quale insegnante di ginnastica, si è dedicato alla fisica educazione, fu incaricato dal Governo nel 1879 di dirigere la R. Scuola Magistrale di ginnastica in Bari.
      E sin d'allora si accinse a studiare un piano completo di riforma di tutto il materiale scolastico e ginnastico, dandogli l'impronta della razionalità e della nazionalità, ed emancipando l'Italia dalla importazione estera.
      E ci riuscì completamente con l'ammirazione e il plauso di fisiologi insigni, di pedagogisti, di igienisti e di quanti amano l'estetica e l'igiene scolastica. E vediamo che si occupano della sua riforma nelle loro opere il Man-tegazza, il Bonghi, il Siciliani, il Nisio, il Sergi, il De Dominicis, il Veniali, ì'An-fosso, YAlterocca, il La Manna, il Mole-schotto, ecc. e ultimamente anche il noto prof. Lustig nel suo pregevole lavoro " L'Igiene della Scuola. „
      Noi che abbiamo seguito con ammirazione l'opera riformatrice del prof. Pezzarossa, possiamo con orgoglio costatare che i suoi attrezzi e i suoi banchi scolastici introdotti nelle Scuoio del Regno han toccato i più lontani confini, e li vediamo dai paesi dell'Oriente in quelli delle Americhe — e non vi è stato concorso nazionale di ginnastica senza che fosse stato incaricato l'opificio del Pezzarossa della fornitura degli attrezzi, i quali, per deliberazione del Comitato di Torino, quest'anno faranno bella mostra nellegare internazionali che si terranno nella capitale del Piemonte, essendo stato incaricato il Pezzarossa di fornire tutti gli attrezzi richiesti dal Regolamento della Federazione ginnastica italiana, della quale fa parte il Pezzarossa sin dal 18G9. Vorremmo qui riportare quanto hanno scritto di lui scienziati e pedagogisti, e i giudizi lusinghieri delle diverse giurie mondiali che classificarono in oltre 40 esposizioni sempre in prima linea la Ditta Pezzarossa ; ma ci limitiamo soltanto a riportare un brano della lunga relazione della giuria della esposizione di Napoli del 11)00 formata da fisiologi, pedagogisti, igienisti e cultori di educazione fisica.
      Relazione della Giltrta della Esposizione Nazionale d'Igiene di Napoli del 1900 sugli attrezzi ginnastici e i banchi scolastici sistema Pezzarossa. " Il cav. prof. Giuseppe Pezzarossa di Bari ha presentato all'esame dei competenti e dei cultori dell'educazione fìsica della gioventù svariati attrezzi per ginnastica, per giuochi e per antropometria e diversi tipi di banchi scolastici, i quali attestano l'incessante attività e premura di questo educatore per il notevole problema che oggi richiama l'attenzione più viva dei pedagogisti e fisiologi. Gli attrezzi di ginnastica esposti da lui, oltre ad essere solidissimi e di forma elegante, hanno il pregio grandissimo di essere tutti trasportabili da un posto all'altro, rendendo possibile in tal modo, nelle palestre scoverte e coverte, tutti gli esercizi collettivi o di effetto generale sull'organismo, che sono tanto utili, ed erano invece così trascurati pel passato. Si può dire che, gli studi continui del prof. Pezzarossa, per rendere leggeri, solidi e facilmente trasportabili i suoi attrezzi, abbiano reso più sollecito l'inizio di pratica riforma del metodo seguito per l'educazione fisica dei giovanetti. Difatti, paragonando i^rozzi e pesanti attrezzi di una volta, con quelli del Pezzarossa, si nota il progresso ottenuto corredando lo palestre di tutti i mezzi più adatti per formare un piano razionale di una lezione di ginnastica in rapporto all'età, al sesso, alla diversa costituzione fisica degli alunni. „


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Almanacco Italiano 1911 (parte seconda)
Piccola enciclopedia popolare della vita pratica
di
Bemporad Firenze
1904 pagine 710

   

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