Processo originale degli untori di

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      mo li nominai l'Ugatio, il Sasso, e l'AUìcr Angera, mà che in realtà loro ne habbino colpa, cioè questi tré ultimi non Io sò. Subdens denuo nell' andar à casa doppo partiti come hò detto dalla piazza del Castello, dimandai al Fontana: Dove piglia il Sig. Don Gioanni tanti danari, che spende in questi onti? vi è forsi dentro il Signor suo padre? et egli mi rispose:Ben bisogna, che vi sij dentro, dove vói tu, che pigli tanti danari? di più mi disse, che dovessi guardarmi dalle persone infette, perche trattando con esse havrei pigliata la peste.
      Dettoli, perche nominò il Sig. Don Gioanni al Foresaro et al Trentino se haveva ordine di non nominarlo.
      Respondit, fu perche me ne fecero instanza, e perche io volevo farli animo, et anche perche io sapevo, che questi erano galant' huomini che non havrebbero palesato cosa alcuna.
      Ad alias ait, non dissi hieri quello, che hò detto hog-gi, perche se bene lo volevo dire non potevo per l'impedimento, che V. S. hà potuto vedere, e V. S. mi creda, che l'havrei detto volontieri, mà che potevo io contro la forza del Diavolo?
      Interrogato se con detto Barbiero hà mai parlato dell' incanto.
      Respondit, Sig. nò, se non col mezzo del Fontana, come hò detto, et anche due altre volte li hò parlalo, mà mai di questa cosa successami col prete, perche mai l'hò potuta dire da quella volta impoi, che ne parlai col Fontana, e Tamborino.
      Interrogato, se hà poi parlato seco, et inteso da lui come havesse trattato col figlio del Sig. Castellano, e del fine con che si facevano questi onti.


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Processo originale degli untori
nella peste del 1630
di
1639 pagine 464

   

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Ugatio Sasso AUìcr Angera Castello Fontana Sig Gioanni Sig Gioanni Foresaro Trentino Diavolo Barbiero Sig Fontana Fontana Tamborino Sig Castellano